Valoti: «A Cosenza solo gente motivata. Siamo quinti, non facciamo danni»
Il nuovo ds lancia un messaggio ai calciatori in scadenza: «Sono nostri fino al 30 giugno, valuteremo caso per caso. Aiuteremo il gruppo, guardiamo al lato sinistro…». Sala convegni dell’Hotel Europa discretamente gremita. Operatori dell’informazione tanti, ma anche uno sparuto gruppetto di tifosi. La curiosità di ascoltare dal vivo le prime parole di Aladino Valoti
Il nuovo ds lancia un messaggio ai calciatori in scadenza: «Sono nostri fino al 30 giugno, valuteremo caso per caso. Aiuteremo il gruppo, guardiamo al lato sinistro…».
Sala convegni dell’Hotel Europa discretamente gremita. Operatori dell’informazione tanti, ma anche uno sparuto gruppetto di tifosi. La curiosità di ascoltare dal vivo le prime parole di Aladino Valoti c’era, a maggior ragione in chi spera ancora che i rossoblù possano riportarsi in un amen a ridosso delle battistrada del campionato. Guarascio ha introdotto la giornata ricordando le gesta del suo nuovo braccio destro quando era lui a scendere in campo, poi gli ha ceduto la parola. L’impressione è che patron e direttore siano già sulla stessa lunghezza d’onda: calma serafica, dichiarazioni estremamente abbottonate e pochi spunti per ipotizzare scenari a media-lunga gittata. Entrambi hanno focalizzato l’attenzione sul problema delle strutture di allenamento, un vero e proprio sms diretto a Palazzo dei Bruzi.
[quote font=”arial” font_size=”16″ align=”right” color=”#” bcolor=”#” arrow=”no”]«Quando ero qui da calciatore la squadra correva tanto, ma a volte nel mese di gennaio si è operato con troppa fretta, pur portando grandi elementi in organico»[/quote]«E’ strano – ha esordito Valoti – Dopo tanti anni al nord, ho fatto la prima esperienza da calciatore al sud proprio a Cosenza. Una volta andato via, pensai che sarei potuto scendere con largo anticipo. Adesso la storia si ripete con me dietro la scrivania». Dodici campionati all’Albinoleffe, ad un passo dal giardino di casa, non hanno cancellato il ricordo di una cavalcata magica. La Serie A sfiorata, lo stadio pieno, la città in fermento sono fotogrammi nitidi nella mente dell’ex mediano di Bortolo Mutti. «Correvamo tanto, ma a volte nel mese di gennaio si è operato con troppa fretta pur portando grandi calciatori in organico» ha detto per rompere il ghiaccio e palesando forse indirettamente le sue intenzioni sul mercato. Non arriveranno Lentini e Strada, ma qualche rinforzo di qualità i supporter dei Lupi se lo aspettano.
«Sto studiando la rosa e conoscendo solo adesso la squadra – svela Valoti – Siamo alla finestra, ma non aspetteremo per forza il colpo dell’ultimo giorno. Aiuteremo il gruppo, ma senza metterlo in difficoltà. Stiamo guardando al lato sinistro dove abbiamo dei calciatori adattati, ma schierati fuori ruolo». Poi una battuta tra il serio e il faceto. «Ho detto al presidente che si è al quinto posto e che non bisogna provare a fare danni. L’obiettivo? Guardiamo avanti e ci guardiamo le spalle, vedremo tra marzo e aprile se chi ci precede disputa un torneo a sé. Sarà fondamentale arrivare con tanta birra in corpo al momento clou della stagione». Chiusura abbastanza netta per chi nutre immediate ambizioni di rinnovo contrattuale. «Ci sono tanti giocatori a scadenza, ma fino a giugno sono di nostra proprietà. Discuteremo caso per caso, ma abbiamo bisogno di gente che voglia stare al Marulla. Chi non ha le giuste motivazioni non rimarrà».
[quote font=”arial” font_size=”16″ align=”left” color=”#” bcolor=”#” arrow=”no”]«Solo sei mesi? All’Albinoleffe ho prolungato di anno in anno, qui faremo lo stesso. A giugno Guarascio dirà se sono io la persona adatta al suo Cosenza»[/quote]Valoti è entrato subito in sintonia con Guarascio. Già in estate ci fu un primo abboccamento (mai confermato dal ds), a distanza di sei mesi la stretta di mano. «E’ basta una semplice chiacchierata per avere la sensazione di poter continuare il lavoro svolto a Bergamo. Terremo sempre presente l’aspetto gestionale, perché sono tante le società che promettono ponti d’oro e poi dopo due mesi saltano in area. Da noi avviene il contrario». Fanno riflettere i sei mesi di accordo, pochi per parlare di programmazione. «L’aspetto contrattuale è irrilevante – aggiunge – All’Albinoleffe ho prolungato di anno in anno, qui faremo lo stesso. Sebbene fosse stato impostato un discorso sulla lunghezza di un anno e mezzo, a giugno Guarascio si renderà conto se sono la persona giusta o no».
Chiusura dedicata ai campi di allenamento. «Va trovata una soluzione – dice Valoti – L’impatto con le strutture non è stato positivo: vedere il Sanvitino in quelle condizioni mi è dispiaciuto. E’ il Cosenza a rimetterci per l’immagine trasmessa all’esterno. Non è funzionale ai nostri progetti smezzare l’allenamento e trasferirsi altrove con un break di un quarto d’ora». (Antonio Clausi)