Occhiuto, Incarnato e Oliverio: ora basta! Con l’acqua non si scherza…
Fino a quando il Comune di Cosenza, la Sorical e la Regione Calabria non si metteranno attorno a un tavolo, i cosentini dovranno continuare a convivere senza un bene primario. E’ giusto e intollerabile! La soluzione non è quella di trovare il colpevole, ma portare l’acqua nelle case dei cittadini. Non ci si deve meravigliare
Fino a quando il Comune di Cosenza, la Sorical e la Regione Calabria non si metteranno attorno a un tavolo, i cosentini dovranno continuare a convivere senza un bene primario. E’ giusto e intollerabile! La soluzione non è quella di trovare il colpevole, ma portare l’acqua nelle case dei cittadini.
Non ci si deve meravigliare se i cittadini non vanno a votare, se i politici quando si devono confrontare costruttivamente su problemi seri scherzano col fuoco. In questo caso è il caso di dire che con l’acqua non si scherza. Ebbene sì, la situazione che stanno vivendo i cosentini è davvero paradossale. Può una comunità avere un bene primario due o tre ore al giorno? No, non è assolutamente tollerabile. E sinceramente ce ne infischiamo delle “scuse” dell’uno o dell’altro, ovvero di Mario Occhiuto, Luigi Incarnato, Mario Oliverio e dello stesso Pd. Il momento è drammatico e i politici pensano a litigare, dimenticando che tutti hanno delle responsabilità nei confronti della società civile. Troppo facile accusare, come fa il Pd, o troppo facile dire che è colpa degli altri, come fa il sindaco Occhiuto.
Ai cosentini le parole non servono e se ne fregano anche delle diffide che la Sorical invia al Comune di Cosenza perché chi paga le tasse pretende giustamente di avere h24 l’acqua e chi è moroso ha lo stesso diritto. Ci si dimentica facilmente che l’acqua è fondamentale per l’igiene personale e collettiva. I politici, però, a suon di comunicati stampa – pieni di parole vuote, di numeri che se anche fossero veri non risolvono alcun problema – si accusano un giorno sì e l’altro pure, mentre i cosentini devono fare i salti mortali ogni mattina per uscire di casa e farsi trovare pronti sul posto di lavoro, a scuola o all’Università. La politica, che dice di essere vicina ai problemi della gente, in realtà è lontana anni luce dal suo elettorato. L’acqua nelle case dei cosentini non arriverà se la Sorical, la Regione Calabria e il Comune di Cosenza non si metteranno seriamente attorno a un tavolo, trovando la soluzione al problema. Ora basta, i cittadini siano rispettati! (Antonio Alizzi)