L’Arpacal: «Non riscontrati valori di radioattività sulle coste del catanzarese»
L’Agenzia regionale per la protezione dell’Ambiente della Calabria ha concluso oggi le misurazioni campali nel tratto di spiaggia interessato dal servizio televisivo mandato in onda da “Le Iene”. Dopo Soverato, e realizzate le indagini anche a Montepaone, i tecnici dell’Arpacal (Agenzia regionale per la protezione dell’Ambiente della Calabria), hanno iniziato e concluso oggi le misurazioni campali
L’Agenzia regionale per la protezione dell’Ambiente della Calabria ha concluso oggi le misurazioni campali nel tratto di spiaggia interessato dal servizio televisivo mandato in onda da “Le Iene”.
Dopo Soverato, e realizzate le indagini anche a Montepaone, i tecnici dell’Arpacal (Agenzia regionale per la protezione dell’Ambiente della Calabria), hanno iniziato e concluso oggi le misurazioni campali nel tratto di spiaggia che interessa i comuni di Stalettì (tra cui le note località turistiche Caminia, Pietragrande e Copanello), e Montauro, in cui si trova la località Calalunga da dove, nel finire di novembre scorso, ha avuto inizio la nota “querelle” sulla presunta radioattività della costa jonica catanzarese. A sollevare il caso fu un servizio televisivo andato in onda su Italia 1 durante il programma “Le Iene”.
Il dr. Salvatore Procopio, fisico del Laboratorio “E. Majorana” del Dipartimento Arpacal di Catanzaro, come fatto già per Soverato e, appunto, per Montepaone, ha georeferenziato i punti nei quali, alla doppia altezza di un metro ed a livello terra, ha misurato i valori di radioattività naturale, non riscontrando anche per quest’area presenza di radioattività artificiale. Conclusa la misurazione, nei prossimi giorni seguirà il report finale con la pubblicazione, sul sito web dell’Arpacal, di tutti i dati acquisiti in campo.