Camper rosa in Calabria, un convegno per sensibilizzare il luogo dove partorire
Alla cittadella di Catanzaro il camper rosa delle madri laziali. Il 25 gennaio mamme, papà e associazioni insieme per il diritto delle donne calabresi di scegliere il luogo del parto. Il camper rosa delle madri dei Castelli romani arriva in Calabria. Il 25 gennaio farà tappa alla cittadella regionale di Catanzaro per sensibilizzare il governatore
Alla cittadella di Catanzaro il camper rosa delle madri laziali. Il 25 gennaio mamme, papà e associazioni insieme per il diritto delle donne calabresi di scegliere il luogo del parto.
Il camper rosa delle madri dei Castelli romani arriva in Calabria. Il 25 gennaio farà tappa alla cittadella regionale di Catanzaro per sensibilizzare il governatore Mario Oliverio durante il convegno “Il percorso nascita nella provincia di Cosenza e Reggio Calabria”, attraverso il racconto dell’esperienza della Regione Lazio, dalla firma del primo decreto Polverini – che riconosceva importante e rimborsabile la scelta del parto domiciliare – alla recente inaugurazione della prima Casa maternità nel cuore di Roma ad opera del governatore Nicola Zingaretti.
A dare notizia dell’evento Monica Zinno, presidente dell’associazione “Infanzia Adolescenza G. Rodari”, che insieme alle mamme laziali chiederà al Presidente della Regione Calabria di portare in Consiglio regionale la proposta di legge di cui la stessa associazione è autrice, dando così attuazione ad uno dei punti del programma elettorale del 2014, denominato “In Calabria decidono le mamme”, incentrato sul riconoscimento normativo della piena libertà di scelta delle madri calabresi sul luogo del parto. L’opera di sensibilizzazione sarà rafforzata da una raccolta firme per richiamare l’attenzione su un tema così delicato in una regione come la Calabria afflitta dal problema della denatalità e dall’alto tasso di tagli cesarei.
Oltre alla “G.Rodari”, l’iniziativa ha raccolto il consenso e il sostegno di diverse realtà associazionistiche tra le quali il Collegio delle ostetriche di Cosenza e quello di Reggio Calabria, l’associazione “Acquamarina”, “Human Rights in Childbirth in Italy” e “Ovo Italia”, dal cui Comitato etico arriva il report di “basta tacere”. Si tratta di una sintesi della campagna mediatica lanciata sui social network per dare opportunità alla madri di raccontare le loro esperienze di abuso e mancanza di rispetto nell’assistenza alla nascita, che verrà consegnato alle realtà locali e nazionali che saranno presenti al Congresso a Catanzaro. (Maddalena Perfetti)