“CINQUE LUSTRI” | Il gip di Roma conferma il carcere per Giorgio Barbieri
L’imprenditore romano è sospettato di associazione mafiosa da due Direzioni Distrettuali Antimafia: Reggio Calabria e Catanzaro. Per la Guardia di Finanza di Cosenza sarebbe il finanziatore della cosca Muto di Cetraro. Il gip di Roma, al termine dell’udienza di convalida del fermo e relativo interrogatorio di garanzia, ha deciso di emettere la misura cautelare in
L’imprenditore romano è sospettato di associazione mafiosa da due Direzioni Distrettuali Antimafia: Reggio Calabria e Catanzaro. Per la Guardia di Finanza di Cosenza sarebbe il finanziatore della cosca Muto di Cetraro.
Il gip di Roma, al termine dell’udienza di convalida del fermo e relativo interrogatorio di garanzia, ha deciso di emettere la misura cautelare in carcere per l’imprenditore Giorgio Barbieri, indagato dalla Dda di Reggio Calabria e Catanzaro per associazione mafiosa. Secondo gli inquirenti sarebbe il finanziatore della cosca Muto e avrebbe prestato il suo nome per gli appalti del Reggino, favorendo il clan Piromalli. Un complesso quadro accusatorio che tuttavia si fonda soltanto su elementi indiziari raccolti durante le indagini: appostamenti, intercettazioni e documenti contabili.
Per quanto riguarda l’inchiesta “Cinque Lustri”, coordinata dalla Dda di Catanzaro e condotta dalla Guardia di Finanza di Cosenza, il gip di Cosenza Salvatore Carpino aveva deciso di confermare in carcere Massimo Longo, dipendente e braccio destro di Barbieri che sarebbe il tramite con la cosca di Cetraro. Secondo l’accusa, avrebbe prelevato le somme di denaro derivate dalle vincite simulate della moglie di Longo, portando ogni inizio del mese circa 10mila euro a Davide Bencardino, dipendente dell’Eurofish di Cetraro – azienda sequestrata alla famiglia Muto – che a sua volta avrebbe versato queste cifre all’ex moglie di Muto, Angelina Corsanto. Quest’ultima, insieme a Bencardino, rimane in carcere. (a. a.)