mercoledì,Aprile 30 2025

“APOCALISSE” | Al via il processo contro Marco Perna e i presunti spacciatori

Si è svolta questa mattina la prima udienza del processo contro la presunta associazione per delinquere dedita al narcotraffico davanti al tribunale di Cosenza in composizione collegiale. A capo dell’organizzazione criminale – secondo il pm Pierpaolo Bruni – ci sarebbe Marco Perna, figlio del boss Franco Perna, che sarebbe stato in grado di gestire un nucleo

“APOCALISSE” | Al via il processo contro Marco Perna e i presunti spacciatori

Si è svolta questa mattina la prima udienza del processo contro la presunta associazione per delinquere dedita al narcotraffico davanti al tribunale di Cosenza in composizione collegiale.

A capo dell’organizzazione criminale – secondo il pm Pierpaolo Bruni – ci sarebbe Marco Perna, figlio del boss Franco Perna, che sarebbe stato in grado di gestire un nucleo consistente di spacciatori che avrebbero venduto la droga a Cosenza. La base operativa era a Serra Spiga, individuata grazie all’impegno investigativo del Nucleo Investigativo dei carabinieri di Cosenza e della Compagnia, diretta dal capitano Jacopo Passaquieti.

Il presidente Enrico Di Dedda ha aperto l’udienza, costituendo le parti processuali e ammettendo i mezzi di prova richiesti dall’accusa. Il collegio difensivo – composto tra gli altri dagli avvocati Antonio Quintieri, Filippo Cinnante, Antonio Vanadia, Antonio Pucci, Maurizio Nucci, Marcello Manna e Pierluigi Pugliese – ha sollevato alcune eccezioni che, trovando l’opposizione del pm Bruni, sono state rigettate anche dal collegio giudicante.

A processo ci sono Marco Perna, Pasquale Francavilla, Giovanni Giannone, Andrea Minieri, Giuseppe Chiappetta, Alessandro Andrea Cairo, Denis Pati, Ippolito Tripodi, Andrea D’Elia, Danilo Giannone, Paolo Scarcello, Francesco Scigliano, Domenico Caputo, Alessandro Marco Ragusa, Francesco Porco, Giuseppe Muto, Luca Pellicori, Ivano Ragusa, Riccardo Gaglianese, Giacinto Bruno e Giuseppe De Stefanis. Il processo è stato rinviato al prossimo 2 marzo.

Nei giorni scorsi invece il collaboratore di giustizia Silvio Gioia è stato condannato in abbreviato a 2 anni e 8 mesi di carcere. (a. a.)

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