“ALL WALKING” | Assenteismo all’ospedale di Rogliano, parla Spagnuolo: «All’Asp le valutazioni morali, noi perseguiamo i reati»
Nove mesi di indagini, 725 casi di presunto assenteismo e una notevole acquisizione di immagini e documenti. E’ racchiusa tutta qui l’inchiesta “All Walking” della procura di Cosenza nei confronti di 18 persone, accusate a vario di concorso in truffa aggravata ai danni dello Stato, sostituzione di persona e falso ideologico in atto pubblico. Reati
Nove mesi di indagini, 725 casi di presunto assenteismo e una notevole acquisizione di immagini e documenti.
E’ racchiusa tutta qui l’inchiesta “All Walking” della procura di Cosenza nei confronti di 18 persone, accusate a vario di concorso in truffa aggravata ai danni dello Stato, sostituzione di persona e falso ideologico in atto pubblico. Reati ipotizzati dal pm Giuseppe Cava, titolare del fascicolo al quale ha lavorato alacremente la Compagnia dei Carabinieri di Rogliano, diretta dal capitano Giovanni Caruso.
«Questa è una delle indagini che stiamo facendo sull’assenteismo presso la pubblica amministrazione, ma ce ne saranno altre» ha detto il procuratore di Cosenza, Mario Spagnuolo. «Gli indagati pensavano ai fatti personali più che alla funzionalità della struttura sanitaria. Ognuno di noi – ha dichiarato il capo della procura di Cosenza – può rivendicare i propri diritti solo dopo che ha adempiuto fino in fondo ai doveri che gli spettano e lasciamo adesso ai vertici Asp le conseguenze del nostro lavoro e sarà la comunità a fare le sue valutazioni morali. Quando si parla di mancanza di organico e poi si riscontrano casi come questi, in cui i dipendenti non lavorano, cosa dovremmo dire? Lascio a voi, alla stampa, i commenti morali».
Identica valutazione è stata espressa dal procuratore aggiunto Marisa Manzini che al termine del suo breve intervento ha ceduto la parola al pm Cava, il quale ha spiegato nei dettagli come ha inteso agire per formulare le ipotesi di reato contenute nell’ordinanza firmata dal gip Greco. «E’ stata un’indagine importante che ha permesso allo stato attuale di ipotizzare numerosi capi d’imputazione, grazie al lavoro investigativo svolto dai carabinieri».