giovedì,Marzo 28 2024

Acri, parla Galeano: “Questa squadra ha grandi valori. Su Pellicori, campionato e giovani dico che…”

L’Acri con lui alla guida ha cambiato marcia e da 9 partite è imbattuto. Domenica vittoria per 4-0 a Paola: “Siamo stati perfetti. Questa squadra andava soltanto rigenerata mentalmente” Nove partite da primissimi posti. L’Acri, con Mimmo Galeano in panchina, ha davvero svoltato la stagione. La squadra rossonera anche domenica scorsa ha tirato fuori dal

Acri, parla Galeano: “Questa squadra ha grandi valori. Su Pellicori, campionato e giovani dico che…”

L’Acri con lui alla guida ha cambiato marcia e da 9 partite è imbattuto. Domenica vittoria per 4-0 a Paola: “Siamo stati perfetti. Questa squadra andava soltanto rigenerata mentalmente”

Nove partite da primissimi posti. L’Acri, con Mimmo Galeano in panchina, ha davvero svoltato la stagione. La squadra rossonera anche domenica scorsa ha tirato fuori dal cilindo una prestazione d’applausi. I numeri sono da primato: rossoneri imbattuti (5 vittorie e 4 pareggi) e 19 punti raccolti. Nello stesso periodo soltanto Cittanovese (25) ed Isola Capo Rizzuto (20) hanno fatto meglio. Ovvero le due squadre che stanno dominando il campionato. Domenica è arrivata una vittoria di prestigio. Un quattro reti a zero sul campo della Paolana che ha permesso all’Acri di raggiungere il quinto posto in classifica  in compagnia proprio dei biancoazzurri e dello Scalea a quota 30.
E dire che, prima del suo arrivo, la squadra, con sole 11 lunghezze, era a ridosso della zona play-out ed aveva già da tempo abbandonato le ambizioni di vertice sperate in estate. Dopo l’esonero di mister Giugno, sembrava regnare la confusione più totale visto la nomina di due allenatori in pochi giorni (Barbieri e Cirino), che però, chi per un motivo e chi per un altro, hanno lasciato immediatamente l’incarico. Poi da metà novembre, l’arrivo di Galeano che ha cambiato le cose. Ne abbiamo parlato proprio con l’ex fantasista di Matera e Catanzaro tra le altre che, dopo una carriera splendida da calciatore (con il sinistro faceva quello che voleva…) e tanti anni alla guida di formazioni juniores, si ritrova per la prima volta ad allenare in Eccellenza.

Come si spiega la metamorfosi della sua squadra?
“Devo dire che quando sono arrivato ho trovato un gruppo di calciatori che andava soltanto rigenerato a livello mentale. Le qualità sono sempre state presenti. Bisognava soltanto iniziare a crederci di più. Non c’è nessun segreto perchè i veri valori di questa squadra sono questi”.

Quanto ha influito il mercato di dicembre, periodo nel quale l’Acri ha rivoluzionato quasi per intero l’organico?
“Sono partiti calciatori importanti che però forse non s’erano pienamente ambientati all’interno della squadra e ne sono arrivati tanti che avevano fame e voglia di rivalsa. Un nome su tutti: Nunzio Franza. Uno con le sue qualità ed i suoi trascorsi non lo dimentica come si para. E’ arrivato qui ad Acri ed ha voluto dimostrare a tutti di cosa è capace. La stessa cosa per Cianci o i tanti giovani che mi fa piacere schierare visto che sono davvero forti. Tutti ci stanno dando una mano ed i risultati stanno arrivando in maniera naturale”.

Discorso a parte per Alessandro Pellicori.
“Solo la sua presenza in campo incute timore agli avversari. E’ un campione assoluto. Dei suoi movimenti e della sua intelligenza tattica ne beneficiano i compagni. Pellicori apre gli spazi e permette gli inserimenti degli altri. Lui e Le Piane si trovano a meraviglia. Gli manca soltanto il gol che so quanto può essere importante per un centravanti. Ma sono sicuro che arriverà prestissimo”.

Domenica prova imperiosa in quel di Paola. Grande soddisfazione per lei che da quelle parti è anche un ex.
“Siamo stati praticamente perfetti. Giocare con quella personalità in un campo come quello della Paolana non è da tutti. La partita s’è messa subito bene ma siamo stati ottimi nella gestione. Una vittoria da grande squadra”.

Quinto posto raggiunto ma play-off che quasi certamente saranno un miraggio visto il distacco e l’andamento impressionante  che stanno imponendo al campionato Isola Capo Rizzuto e Cittanovese.
“Le due prime della classe sono due fuori serie. A noi rimane la grande soddisfazione di essere riusciti a portare via punti dal campo dell’Isola (unica squadra ad aver pareggiato al San Francesco, ndr). Tra un mesetto incontreremo la Cittanovese in casa con la speranza di riscattarci dal ko dell’andata, anche se io non c’ero. Il duello tra queste due squadre sono certo che continuerà fino all’ultima giornata”.

Un pronostico invece per la zona retrocessione, visto che nella Luzzese gioca anche suo figlio Francesco.
“Ovviamente auguro a tutte e tre le tre cosentine al momento invischiate nella zona calda, di venirne fuori al più presto. Oggi come oggi il Roggiano, al di là dei punti di distacco, gioca con grandissimo entusiasmo e non sarà facile per nessuno affrontarlo, visto anche il fatto che non ha nulla da perdere. La Luzzese secondo me ha le doti tecniche per venirne fuori. Possono tornare ad ottenere i risultati già avuti nella prima parte di campionato. Il Corigliano è la squadra che ha più blasone di tutte. Nel momento in cui ci saranno le sfide decisive, la loro maggiore esperienza sarà decisiva”.

Infine un messaggio ai tanti giovani sia della sua squadra che del campionato. Qual è il segreto per arrivare in alto?
“Bisogna crederci sempre e non mollare mai. Essere seri negli allenamenti. Ascoltare sempre i consigli e non sentirsi già arrivati dopo qualche buona partita. La mia storia è emblematica. Giocavo con la Palmese in Promozione e in un attimo mi sono trovato a giocare con il Cosenza in Serie B”. (Alessandro Storino)