giovedì,Aprile 24 2025

I dipendenti della Biblioteca Civica di Cosenza annunciano nuove proteste

Domani mattina, alle ore dieci, previsto l’incontro con il Prefetto alla presenza di una rappresentanza sindacale della Fp Cgil. «Lottiamo per i nostri diritti di lavoratori, in difesa del patrimonio storico – artistico della città». A distanza di tre anni dall’ultima protesta, i sei dipendenti della Biblioteca civica di Cosenza annunciano nuove rimostranze. Domani mattina,

I dipendenti della Biblioteca Civica di Cosenza annunciano nuove proteste

Domani mattina, alle ore dieci, previsto l’incontro con il Prefetto alla presenza di una rappresentanza sindacale della Fp Cgil. «Lottiamo per i nostri diritti di lavoratori, in difesa del patrimonio storico – artistico della città».

A distanza di tre anni dall’ultima protesta, i sei dipendenti della Biblioteca civica di Cosenza annunciano nuove rimostranze. Domani mattina, alle ore dieci, si recheranno dal Prefetto insieme ad una  rappresentanza sindacale della Fp Cgil per chiedere l’intervento delle Autorità rispetto ad una situazione sempre più ingravescente.

Nell’ottobre 2014 l’allora presidente della provincia Mario Occhiuto si era recato personalmente nella sede della Biblioteca, uno dei patrimoni artistici più preziosi della città dei Bruzi, esprimendo la vicinanza delle Istituzioni. Tuttavia, ad oggi, le condizioni in cui versano i dipendenti e la stessa struttura non appaiono mutate.

I lavoratori lamentano, innanzitutto, un’ insufficienza di risorse: «Secondo i dati contabili rilevati dalla ragioneria della Biblioteca, dal 2012 i finanziamenti provenienti dal Comune e dalla Provincia si sono ridotti drasticamente – hanno dichiarato – Dall’Amministrazione comunale si è passati dall’erogare un importo di 250.000 Euro nel 2012 a 130.000 Euro nel 2016. Nonostante ciò – hanno ammesso – apprezziamo gli sforzi che il Comune continua a profondere in tal senso; mentre la Provincia, che nel 2012 aveva stanziato una somma di circa 230.000 Euro, nel 2016 ha azzerato il finanziamento».

Tale drastica riduzione delle risorse finanziarie ha determinato, ad intermittenza ed in maniera ciclica, non soltanto gravi danni economici ai dipendenti, quanto l’impossibilità di investire in maniera proficua nell’antica e preziosa struttura. «Non riceviamo lo stipendio dallo scorso mese di novembre – hanno continuato i dipendenti della Civica – e, oltre a ciò, sono da registrare, purtroppo, omessi versamenti dei contributi e buchi nel fondo di accantonamento per il trattamento di fine rapporto».

A rendere ancora più drammatica la situazione, il mancato rinnovo del Consiglio di Amministrazione, cui spetta il compito di gestire l’Ente. «Attualmente la Biblioteca risulta orfana di una guida valida e solida», hanno spiegato i lavoratori.

E nel frattempo aumentano le sfide di una società sempre più tecnologica e più “social”, in cui le biblioteche hanno la necessità di rinnovarsi senza, però, smarrire la propria identità storica.

E di identità la Biblioteca Civica della nostra città, fondata nel 1871 dall’Accademia cosentina con il  concorso finanziario della Provincia e del Comune, ne ha da vendere. Di inestimabile valore il patrimonio librario donato dall’Accademia cosentina, oltre ad una preziosissima collezione che va dalle cinquecentine fino alle settecentine e ad antichi manoscritti donati da alcune famiglie della città.

Ed è proprio per difendere la memoria storica di Cosenza, di cui la Biblioteca è uno degli alfieri, che i dipendenti con estrema generosità e professionalità, nonostante le proibitive condizioni di lavoro – è da segnalare, fra l’altro, un guasto all’impianto di riscaldamento – hanno continuato ad accogliere gli utenti in sala lettura, mettendo a disposizione le proprie competenze e senza mai far mancare un sorriso. «La Biblioteca Civica non è solo un contenitore di libri, ma anche un Ente di ricerca, di grande valore accademico – hanno sottolineato i dipendenti – in cui sono stati condotti diversi studi. E’ nostro compito accogliere le scolaresche per mostrare loro i tesori posseduti dalla Biblioteca e, perché no, aiutarli indirettamente ad orientare le loro future scelte professionali. Basti pensare – hanno concluso – che in questo periodo, grazie ai programmi di alternanza scuola lavoro, alcuni studenti del Liceo Classico “B. Telesio” stanno svolgendo uno stage sul materiale antico presente nei nostri Archivi».

In un’epoca in cui la politica ha smarrito il senso della narrazione, chiudendosi in logiche autoreferenziali, sono ancora una volta i cittadini, i lavoratori, a fare “welfare”, a fornire i servizi alla comunità. I dipendenti della Biblioteca Civica di Cosenza sono dei valorosi “operai della cultura” ed è compito delle Istituzioni valorizzare le risorse umane presenti sul territorio. Ma, soprattutto, è loro dovere occuparsi del patrimonio storico e artistico, difenderlo e arricchirlo di nuovi contenuti. E’ tutto quello che abbiamo, tutto ciò che siamo. Il DNA su cui si fonda la nostra società. (Maddalena Perfetti)

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