venerdì,Marzo 29 2024

Biblioteca Civica di Cosenza, iniziate ufficialmente le proteste dei lavoratori

Si è tenuto questa mattina davanti al Prefetto Tomao l’incontro fra i dipendenti della Biblioteca Civica e i rappresentanti del Comune e della Provincia di Cosenza. A parlare, il rappresenante sindacale della Cgil Alberico Napoli: «Poche certezze, il Comune da solo non può farcela». Si è concluso con un sostanziale nulla di fatto l’incontro svoltosi

Biblioteca Civica di Cosenza, iniziate ufficialmente le proteste dei lavoratori

Si è tenuto questa mattina davanti al Prefetto Tomao l’incontro fra i dipendenti della Biblioteca Civica e i rappresentanti del Comune e della Provincia di Cosenza. A parlare, il rappresenante sindacale della Cgil Alberico Napoli: «Poche certezze, il Comune da solo non può farcela».

Si è concluso con un sostanziale nulla di fatto l’incontro svoltosi questa mattina presso la Prefettura di Cosenza tra i dipendenti della Biblioteca Civica – assistiti dai propri rappresentanti sindacali – e i delegati del Comune e della Provincia, i quali in base alle norme statutarie, costituiscono i due Enti finanziatori della Biblioteca Civica.

«La buona notizia – ha affermato Alberico Napoli, segretario della Fiom Cgil di Cosenza, presente all’incontro – è che il Comune di Cosenza, nella persona del Dott. Antonio Molinari, Capo Gabinetto dell’Amministrazione Occhiuto, ha espresso l’impegno a erogare per l’anno corrente la stessa cifra stanziata nel 2016, corrispondente a 130.000 Euro, riservandosi la possibilità, ove ne ricorrano le condizioni economiche, di innalzare il finanziamento a 150.000 Euro».

Dal canto suo, però, la Provincia ha espresso la propria incapacità ad agire in qualità di cofinanziatore, dato il recente riordino degli Enti locali attuato dalla Legge Delrio. «Attualmente, secondo la Provincia – ha dichiarato Napoli – non ci sarebbero i margini per un suo intervento».

Alla luce di quanto emerso, appare sempre più in salita la strada che dovranno percorrere i sei dipendenti della Civica per far valere i propri diritti: «Oltre alla mancata corresponsione della retribuzione dallo scorso mese di novembre – ha continuato Alberico Napoli – nel 2016 non sono stati versati i contributi obbligatori previdenziali ed è dal 2012 che non si accantonano le dovute somme nel fondo di previdenza complementare. Sarà arduo riuscire a recuperare il pregresso; inoltre, la ridefinizione del rapporto di lavoro dei dipendenti in forza, eventualmente anche in termini di assorbimento delle risorse all’interno della struttura comunale, cui il Sindaco Mario Occhiuto aveva accennato tempo fa, avverrà in tempi lunghi».

Secondo il Segretario della Fiom Cgil di Cosenza, se si vuole dare un futuro ad uno dei tesori del patrimonio storico-artistico della città, sarà necessario un intervento mirato della Regione Calabria. Nel frattempo, mentre il Prefetto Gianfranco Tomao ha invitato le parti a trovare un accordo, il dott. Molinari, già Direttore Generale della Provincia, ha espresso la propria intenzione a confrontarsi sulla situazione con il neoeletto Presidente della Provincia, Franco Iacucci, in modo da individuare ed eventualmente definire possibili margini di manovra per un coinvolgimento anche parziale dell’Ente provinciale.

«La prossima settimana avrò modo di interfacciarmi con il Dott. Molinari – ha concluso Napoli – che mi aggiornerà sull’incontro con il Presidente Iacucci. Per ora la protesta dei lavoratori continuerà. Lunedì mattina è prevista un’assemblea ed una rimostranza davanti la sede della Biblioteca, alla quale prenderò parte anche io per dimostrare la vicinanza della Cgil Cosenza ai lavoratori». «Andiamo avanti con forza – hanno dichiarato al termine dell’incontro i dipendenti – anche se le speranze si affievoliscono sempre di più».

Nel centro di Piazza XV Marzo la statua di Bernardino Telesio, che fu membro dell’Accademia cosentina fondatrice della Civica, sembra anche lui guardare al Palazzo del Governo in attesa di risposte. Solo pochi passi separano la Biblioteca Civica dal Palazzo della Provincia, eppure oggi più che mai tale distanza appare incolmabile. (Maddalena Perfetti)

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