martedì,Marzo 19 2024

Il Cosenza è come ibernato in Lega Pro

– l’editoriale di Antonio Clausi – Divario netto con i top club della categoria, inizia a serpeggiare disinteresse. Si fa largo la convinzione che se da un lato i rossoblù non avranno mai problemi, dall’altro difficilmente si lotterà per il vertice. Il Cosenza è ibernato in Lega Pro. Lo dicono i fatti e lo sottolinea il divario

Il Cosenza è come ibernato in Lega Pro

– l’editoriale di Antonio Clausi –
Divario netto con i top club della categoria, inizia a serpeggiare disinteresse. Si fa largo la convinzione che se da un lato i rossoblù non avranno mai problemi, dall’altro difficilmente si lotterà per il vertice.

Il Cosenza è ibernato in Lega Pro. Lo dicono i fatti e lo sottolinea il divario con i top-club della categoria che mai come in questa stagione è diventato evidente. Bisogna essere onesti ed ammettere che chi ha impiegato risorse ingenti sul mercato occupa le prime posizioni della classifica. Quindi, laddove il livello tecnico si abbassa sempre più con gli under che diventano vitali, presentarsi ai nastri di partenza con qualità dà i suoi frutti.

Foggia, Lecce e Matera occupano le posizioni che contano nel girone C, stessa cosa Venezia, Parma e Reggiana e Alessandria, Cremonese e Livorno nei raggruppamenti di appartenenza. Sono, insieme al Catania, i club che hanno deciso di mettere argomentazioni chiare sul piatto della bilancia fin da luglio. Tre di esse andranno sicuramente in Serie B, un’altra non è detto che spunti dall’elenco appena redatto.

Se non in casi di clamorose congiunzioni astrali, il salto di categoria diretto sarà per anni affare di presidenti disposti a pagare a peso d’oro i calciatori migliori. La formula attuale dei playoff, invece, consente a tutti di sognare. Troppo poco, però, pensare di arrivare ottavi e godere dell’entusiasmo della tifoseria.

Cosenza proviene da anni in cui per stilare la classifica definitiva serviva una calcolatrice in dotazione. A Guarascio va dato atto di aver chiuso a chiave il passato nell’armadietto, ma il ritornello ormai è divenuto pletorico e ogni tifoso lo ha imparato a memoria. Serve dell’altro, perché si sta facendo largo il disinteresse.

Il tifoso ha maturato l’idea, fotografata dai fatti, che i rossoblù non avranno mai problemi finanziari e che di conseguenza non frequenteranno la zona calda del campionato. Di pari, però, sono consapevoli che tornei esaltanti difficilmente se ne vedranno dalle parti del Marulla. Questo perché, per come ammesso dal club stesso, non c’è la minima intenzione di portarsi al livello delle quadre sopracitate per ciò che concerne il budget.

La prova del nove, l’ennesima, sarà il mercato estivo. Valoti rivoluzionerà l’organico, resteranno in pochi e forse a nessuno degli elementi in scadenza verrà rinnovato il contratto. Inizierà così un nuovo ciclo senza proclami visto la magra figura a cui si è esposto il patron a luglio. A lui il compito di smentire gli scettici e di dimostrare che il Cosenza è ambizioso non solo a parole. Altrimenti sarebbe come ibernato. Ibernato in Lega Pro.