venerdì,Marzo 29 2024

Lutto in casa Gentile, Katya: «Mia madre è un’anima bella e ringrazio il cielo che ce l’ha donata»

– di Katya Gentile Voglio ringraziarvi tutti, ad uno a uno, anche a nome di mio padre, di mio fratello e di mia figlia, per la solidarietà, la vicinanza e l’affetto che ci avete dimostrato in un momento così terribile delle nostre esistenze. Il dolore che si prova quando si perde una mamma, una moglie,

Lutto in casa Gentile, Katya: «Mia madre è un’anima bella e ringrazio il cielo che ce l’ha donata»

– di Katya Gentile

Voglio ringraziarvi tutti, ad uno a uno, anche a nome di mio padre, di mio fratello e di mia figlia, per la solidarietà, la vicinanza e l’affetto che ci avete dimostrato in un momento così terribile delle nostre esistenze. Il dolore che si prova quando si perde una mamma, una moglie, una nonna è così intimo e personale che, credo, perderebbe di significato salutando migliaia di persone. Quindi grazie anche per la comprensione e ai tanti amici e parenti, che oggi si sono stretti intorno a noi e non siamo riusciti ad abbracciare, ci stringiamo idealmente.

Un ringraziamento particolare ai giornalisti, che hanno avuto voluto fotografare la vita di mia madre, per le belle parole che le hanno riservato. Un grazie speciale, come sicuramente avrebbe voluto mamma, voglio riservarlo, a mia cognata Lidia che è stata come una seconda figlia e che insieme a me, a mio padre e a mio fratello, l’ha assistita e le è rimasta accanto fino all’ultimo respiro.

Grazie anche al padre di mia figlia, Giacomo, che ci ha accompagnato in ognuno dei nostri terribili viaggi e che la riteneva la sua seconda mamma. Mia madre era tutto quello che hanno scritto e tanto altro, era una donna saggia ed equilibrata, sapeva sempre come sarebbe andata a finire con largo anticipo. Aveva un fiuto infallibile, che fortunatamente ho ereditato, per gli infami e le situazioni torbide, che riconosceva a distanza (ahimè, solo una volta ci siamo sbagliate…) grandi doti di pazienza e riserve infinite di sopportazione.

Ha preferito vivere il suo calvario durato oltre un anno, nella riservatezza che l’ha contraddistinta per tutta la vita. Anche i suoi stessi fratelli e gli amici più intimi lo hanno saputo dopo diversi mesi dalla terribile scoperta, non voleva che si preoccupassero, lei era la piccola di casa, e non voleva dar fastidio né mai essere di peso per nessuno, men che meno per le persone che amava. Semmai Tanina spianava le strade, instancabile, irriducibile e sempre disponibile con chiunque abbia incontrato lungo il suo cammino, che fossero amici o sconosciuti, sentiva le altrui sofferenze e trovava sempre le giuste parole di conforto, quelle che fanno bene al cuore.

Andavamo spesso allo scontro, eravamo così diverse, ma così simili, ed era capace ti tenermi il muso per giorni, ma doveva darmi insegnamenti, quello era il suo mestiere. Mia madre è un’anima bella e ringrazio il cielo che ce l’ha donata, continueremo a vivere nell’esempio che ci ha lasciato, tenendo viva la sua memoria e rispettando le sue volontà.

Ciao mamma, non preoccuparti più di nulla, ora potrai essere con noi in qualunque momento ovunque noi siamo.

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