Carlo Guccione a Bruxelles con gli studenti dell’Unical. «Il futuro è dei giovani, potenziare l’Erasmus»
«Una Macroregione di sponda con i paesi rivieraschi a Sud del Mediterraneo. Un obiettivo a cui bisogna lavorare in prospettiva, perché la Calabria e le altre regioni del Meridione d’Italia possono giocare un ruolo di primo piano. Oggi la situazione politica è dominata da un grande instabilità, ma il Mediterraneo deve essere uno dei punti
«Una Macroregione di sponda con i paesi rivieraschi a Sud del Mediterraneo. Un obiettivo a cui bisogna lavorare in prospettiva, perché la Calabria e le altre regioni del Meridione d’Italia possono giocare un ruolo di primo piano. Oggi la situazione politica è dominata da un grande instabilità, ma il Mediterraneo deve essere uno dei punti fermi delle politiche europee».
E’ questo il leitmotiv condiviso dal consigliere regionale della Calabria, Carlo Guccione e dall’Europarlamentare e vicepresidente della Commissione affari Regionali, Andrea Cozzolino in occasione dell’incontro “Cooperazione internazionale. Strategie europee. Prospettive per la Calabria”, organizzato dal gruppo Socialisti e Democratici (S&D) questa mattina nel palazzo nel quale ha sede il Parlamento europeo a Bruxelles. Sono intervenuti anche Cinzia De Marzo, esperto di diritto comunitario e di turismo sostenibile e Francesco Mollica, esperto di politiche regionali e consulente della Regione Calabria. Il consigliere regionale Carlo della Calabria, Carlo Guccione, ha accompagnato una delegazione di studenti dell’Unical, guidata dal senatore accademico Michele Leonetti, in un tour istituzionale organizzato dall’europarlamentare Andrea Cozzolino.
«Il Sud – ha detto Carlo Guccione – sta giocando una partita decisiva. La Calabria è una piattaforma logistica del mediterraneo, mare importante per gli scambi commerciali e per creare equilibri politici che portino a una pace duratura. In Calabria conosciamo bene le conseguenze dei flussi migratori. Abbiamo un esempio. Quello di Mimmo Lucano, sindaco di Riace, che da molti anni ha costruito un villaggio globale, un sistema unico dove l’unico verbo è quello della convivenza pacifica, della cooperazione fra culture diverse. Si tratta dell’essenza stessa dello spirito del Mediterraneo, mare tra le terre che in passato ha unito i popoli e oggi li divide. Lucano ha conquistato gli onori della cronaca diventando uno dei 50 uomini più influenti del pianeta secondo la prestigiosa rivista Fortune. Così come mi preme sottolineare anche il cambio di passo innescato dal ministro italiano dell’Interno, Marco Minniti.
Minniti, tra i tanti meriti, ha avuto anche quello di avvicinare il termine “sicurezza” alla tradizionale cultura dell’accoglienza della sinistra italiana. I due termini non sono in antitesi. Anzi, possono convivere e portare buoni frutti. La Calabria ha le carte in regola per essere protagonista del dialogo a Sud. Il porto di Gioia Tauro è uno scalo che può recitare un ruolo di primo piano in questo nuovo e possibile scenario in costruzione».
«E’ un tempo difficile – ha sostenuto Carlo Guccione – per l’Europa. E per questo dobbiamo essere europeisti convinti soprattutto adesso. Fronteggiare con determinazione le forze populiste e sovraniste deve essere la nostra mission politica, a partire dai territori, spiegando ai nostri ragazzi che l’Europa è lo spazio pubblico delle opportunità, dove si gioca il loro futuro. L’ulteriore potenziamento di programmi come Erasmus plus va in questa direzione. Replicheremo questa iniziativa di oggi all’Unical, con gli stessi protagonisti».