venerdì,Marzo 29 2024

Pallanuoto M., per Cosenza battaglia a Catania. Forze dell’ordine in piscina, poi il ko

Il match di Cosenza contro la Waterpolo in alcuni frangenti si è trasformato in vera e propria bagarre. La Polizia è dovuta intervenire per placare gli animi sugli spalti prima della vittoria degli etnei. Battaglia doveva essere e battaglia è stata a Catania, forse anche oltre il consentito, perché in terra di Sicilia si è assistito ad

Pallanuoto M., per Cosenza battaglia a Catania. Forze dell’ordine in piscina, poi il ko

Il match di Cosenza contro la Waterpolo in alcuni frangenti si è trasformato in vera e propria bagarre. La Polizia è dovuta intervenire per placare gli animi sugli spalti prima della vittoria degli etnei.

Battaglia doveva essere e battaglia è stata a Catania, forse anche oltre il consentito, perché in terra di Sicilia si è assistito ad un match che in alcuni frangenti si è trasformato in vera e propria bagarre. Colpi proibiti, pubblico inferocito e quasi a bordo vasca, e forze dell’ordine in piscina per placare gli animi sugli spalti. Cosenza ha dato battaglia ma ha perso in un clima surreale, reso incandescente da un colpo proibito durante il gioco che è costato a Perez l’espulsione e la reazione spropositata del pubblico, che oltre agli insulti si è pericolosamente avvicinato a bordo vasca rendendo la gara accesa e il clima rovente.

Ne è venuto fuori un 14-11 per la capolista Catania, squadra forte sia dal punto di vista tecnico che fisico, ma Cosenza ha retto l’impatto, ha risposto colpo su colpo e tentato una impresa che non è riuscita ma che ad un certo punto del match sembrava impossibile per la situazione di pressione che si era creata. La squadra rossoblu ha inoltre giocato praticamente senza Perez, espulso per gioco violento alla fine del primo tempo. Strana l’interpretazione del direttore di gara che non aveva visto il colpo di Perez, ma che influenzato dal pubblico e con la gara ferma per intemperanze, ha deciso dopo qualche attimo di estromettere il giocatore dalla gara. La cronaca:

Primo tempo di chiara marca etnea. Catania lo chiude sul 5-1 ma con il vantaggio di non avere più contro Perez, espulso per gioco violento con l’arbitro pesantemente condizionato dal pubblico. Si rientra in vasca e la reazione di Cosenza è veemente in una gara che si gioca gol su gol. Mascaro ne fa due, ma Catania risponde e il tabellone segna 9-4. Sugli spalti si riaccendono gli animi e in piscina arrivano le forze dell’ordine per garantire un sereno svolgimento del match, che in vasca prosegue con Cosenza che vince il terzo tempo arrivando fino 12-8. Al quarto Cosenza accorcia, perde uomini per tre falli ed esce sconfitta ma a testa dalla vasca della capolista, in una vera e propria bolgia. I tre punti se li aggiudicano quindi i siciliani, ma Cosenza ha giocato in molti frangenti alla pari, dimostrando coraggio e qualità.

 

Waterpolo Catania – Cosenza Nuoto 14-11
(5-1; 4-3; 3-4; 2-3)
Waterpolo Catania: Spampinato G, Riccioli 3, Viola 1, Farò, Toldonafo 2, Greco, Arena, Scuderi 1, Strano 1, Spampinato M. 3, Scicale 2, Basile 1, Sfogliano.
Cosenza Nuoto: Guaglianone, Perez, Cerchiara 2, Chiappetta 3, Capanna 1, Ponte, Aloi, Cavalcanti 1, Mascaro 3, Fasanella 1, Manna, Greco, Martire.
Note: Spettatori 400 circa. Espulsioni: Catania 4 su 11; Cosenza 5 su 11. Usciti per limite falli Capanna e Ponte. Espulsione per gioco violento ai danni di Perez al primo tempo.