mercoledì,Settembre 27 2023

Ecco in scena “Patres”, lo spettacolo teatrale che racconta il rapporto tra padri e figli

L’Associazione culturale Entropia ha organizzato lo spettacolo teatrale dal titolo “Patres”, regia di Saverio Tavano, che si terrà venerdì 31 marzo al DAM (Ed. Polifunzionale Unical) nell’ambito della rassegna “microteatro 2017”. «Patres nasce dall’intento di analizzare il rapporto tra padri e figli, intendendo la figura genitoriale come un riferimento ad ampio raggio. Questo è il tempo

Ecco in scena “Patres”, lo spettacolo teatrale che racconta il rapporto tra padri e figli

L’Associazione culturale Entropia ha organizzato lo spettacolo teatrale dal titolo “Patres”, regia di Saverio Tavano, che si terrà venerdì 31 marzo al DAM (Ed. Polifunzionale Unical) nell’ambito della rassegna “microteatro 2017”.

«Patres nasce dall’intento di analizzare il rapporto tra padri e figli, intendendo la figura genitoriale come un riferimento ad ampio raggio. Questo è il tempo dell’assenza del padre, una figura che ha sempre avuto l’atavico compito di trasmettere la conoscenza, la memoria del passato. Non esistono più padri politici, padri spirituali, padri maestri; latitano o sono divenuti compagni di gioco dei loro figli. I figli tentano invano di colmare questa mancanza, in una condizione di attesa, di sospensione, di impasse. Siamo tutti figli in attesa… aspettiamo», si legge nella nota.

«Un giovane Telemaco di Calabria attende da anni il ritorno di suo padre, paralizzato dall’attesa, davanti all’orizzonte che può solo immaginare dal buio della sua cecità, attende su una spiaggia bagnata dal Mar Tirreno, mette le mani avanti per vedere l’orizzonte, si rivolge verso il mare e aspetta che questo padre ritorni». E ancora: «È il mare che scandisce e accompagna la vita di questo figlio incapace di vedere come di andare, in attesa di un padre che invece non è in grado di restare/tornare a casa, in una terra ostile. Un “Pater” che lega il figlio ad una corda perché altrimenti potrebbe perdersi, incapace di stargli accanto, non ritrova il coraggio della testimonianza e la forza della trasmissione».

«Telemaco dalla lunga attesa, non aspetta un Godot, aspetta realmente qualcuno e l’attesa è dinamica, come un’erranza, un rischio. Goethe afferma che l’eredità sta in un movimento di riconquista, vero erede è un orfano a cui nessuno garantirà nulla. Ereditiamo il niente, ma non proveniamo dal niente, occorre quindi recuperare il nostro scarto col passato», conclude il comunicato.

L’inizio dello spettacolo è fissata alle ore 21.

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