giovedì,Marzo 28 2024

Corruzione, arrestati i vertici della società che gestisce l’aeroporto di Lamezia. Ecco le connivenze politiche

Terremoto giudiziario alla Sacal, ai domiciliari presidente, dg e responsabile ufficio legale. I reati contestati a vario titolo sono corruzione, peculato, falso e abuso d’ufficio. Emersi nel corso delle indagini gli intrecci tra la pubblica amministrazione e la politica.  Terremoto giudiziario alla Sacal, la società di gestione dell’Aeroporto internazionale di Lamezia Terme. Sono finiti agli arresti domiciliari

Corruzione, arrestati i vertici della società che gestisce l’aeroporto di Lamezia. Ecco le connivenze politiche

Terremoto giudiziario alla Sacal, ai domiciliari presidente, dg e responsabile ufficio legale. I reati contestati a vario titolo sono corruzione, peculato, falso e abuso d’ufficio. Emersi nel corso delle indagini gli intrecci tra la pubblica amministrazione e la politica. 

Terremoto giudiziario alla Sacal, la società di gestione dell’Aeroporto internazionale di Lamezia Terme. Sono finiti agli arresti domiciliari il presidente Massimo Colosimo, il direttore generale Pierluigi Mancuso e la responsabile dell’Ufficio legale Ester Michienzi nell’ambito di un’inchiesta sulla gestione dello scalo condotta dalla Procura di Lamezia Terme. Le indagini sono state condotte dalla Guardia di finanza.

Gli arresti, nell’ambito dell’operazione “Eumenidi”, sono stati fatti in esecuzione di ordinanze di custodia cautelare ai domiciliari emesse dal Gip su richiesta della Procura della Repubblica di Lamezia Terme, diretta da Salvatore Curcio. Ad eseguire i provvedimenti restrittivi il Gruppo di Lamezia Terme della Guardia di finanza, che ha condotto anche le indagini che hanno portato all’emissione dei provvedimenti. I reati contestati a vario titolo sono corruzione, peculato, falso e abuso d’ufficio. I finanzieri, inoltre, indagano anche su varie forme di concussione.

Dal punto di vista probatorio, l’indagine fonda essenzialmente sugli esiti di una capillare attività tecnica di capostazione, telefonica ed ambientale, anche all’interno degli uffici della società. Le copiose acquisizioni documentali intervenute a seguito delle perquisizioni effettuate presso la Sacal Spa hanno confermato le ipotesi investigative, consentendo di individuare un contesto di malaffare nella amministrazione pubblica e, ancora una volta, la gestione clientelare del mercato del lavoro in Calabria, con il consenso e la connivenza di esponenti della politica locale.

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