Metro tranvia, continua il braccio di ferro tra Regione Calabria e Comune di Cosenza
In una lettera indirizzata al Presidente Oliverio, il sindaco Occhiuto ha spiegato le ragioni del suo NO all’incontro del 12 aprile: «Necessario un dialogo istituzionale più concertato per la realizzazione di un’opera realmente sostenibile e trasparente». Il Sindaco di Cosenza, Mario Occhiuto, non parteciperà all’incontro fissato dal Presidente della Regione, Mario Oliverio, mercoledì 12 aprile.
In una lettera indirizzata al Presidente Oliverio, il sindaco Occhiuto ha spiegato le ragioni del suo NO all’incontro del 12 aprile: «Necessario un dialogo istituzionale più concertato per la realizzazione di un’opera realmente sostenibile e trasparente».
Il Sindaco di Cosenza, Mario Occhiuto, non parteciperà all’incontro fissato dal Presidente della Regione, Mario Oliverio, mercoledì 12 aprile. I motivi che hanno spinto il Primo cittadino a declinare l’invito sono stati da lui chiaramente espressi nella lettera inviata ieri al Presidente Oliverio. Ciò che Mario Occhiuto ha, da sempre, contestato al contenuto dell’Accordo di Programma riguarda, in sostanza, l’assenza nel documento di qualsiasi riferimento ad interventi volti miglioramento sostenibile dell’area urbana, in conseguenza alla realizzazione di un’opera, quale la metro tranvia, destinata ad avere un impatto quanto meno “rivoluzionario” sull’assetto del territorio e sullo stile di vita della popolazione. Interventi sui quali la Regione potrebbe comunque non avere obblighi di finanziamento – così come espresso dal Presidente della Regione e come ribadito dallo stesso Occhiuto. Secondo il Sindaco di Cosenza, un’opera del genere, sganciata da un piano complessivo di mobilità urbana «potrebbe andare in tempi brevi incontro ad un sicuro fallimento e, stavolta si – ha affermato Occhiuto – con gravissimo pregiudizio per le popolazioni amministrate».
Un altro aspetto che al Sindaco preme evidenziare all’interno del documento discusso, al fine di una maggiore trasparenza, riguarda l’indicazione analitica delle spese e delle fonti di finanziamento, considerando, oltretutto, che larga parte della popolazione che usufruirà del servizio ha già avuto modo di esprimersi in termini fortemente critici verso la «sostenibilità economica nel rapporto tra costi e potenziale utenza». «Ricordo che la principale criticità manifestata – ha sottolineato Occhiuto – è quella di avere sin da subito un quadro certo di riferimento non solo degli importi delle opere del progetto di mobilità sostenibile più volte illustrato, quanto degli elementi di spesa e dei canali di finanziamento».
Riguardo, poi, all’accusa mossa dal Presidente della Regione al Comune di Cosenza in riferimento ad una responabilità diretta dell’Ente nei confronti della ditta aggiudicatrice della gara d’appalto, il giudizio del Sindaco Occhiuto è netto, costituendo tale argomento un ulteriore aspetto della questione da lui fortemente criticato, ossia le procedure che hanno portato alla stesura dell’Accordo di Programma. «Si comprendono poco le ragioni per le quali analoga insistenza – ha affermato Occhiuto – non sia stata esercitata ben prima dell’espletamento della gara d’appalto e solo dopo procedere a quest’ultima. In tal senso – ha continuato – numerose sono state le mie diffide a Regione Calabria, tese a scongiurare una procedura di bando irregolare, proprio per la mancanza della sottoscrizione dell’Accordo di Programma. Ma la predetta non ne ha tenuto conto, con grave violazione delle norme procedurali; violazione che comporta per la medesima l’impossibilità a consegnare i lavori». Ha, poi, aggiunto Occhiuto: «Se, pertanto, l’intenzione della Regione Calabria è stata quella di procedere egualmente all’aggiudicazione dell’appalto, non può utilizzare ora questo argomento quasi al fine di costituire un presupposto di potenziale responsabilità del Comune di Cosenza, sì da costringerlo a sottoscrivere un qualsiasi Accordo di Programma».
«Questo Comune, però – ha concluso il Sindaco – ribadisce la propria disponibilità ad una interlocuzione istituzionale che, con modi e forme evidentemente diverse da quelle che emergono dalla nota che si riscontra, porti ad un’intesa che valga anche a contribuire a sanare un’ingarbugliata situazione che esso non ha minimamente causato, al solo scopo di rendere l’opera compatibile e coerente con tutto l’assetto urbanistico della città di Cosenza, che in 20 anni ha subito notevoli mutamenti». (Maddalena Perfetti)