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Tedeschi: «La classifica non è brutta e avremo tre match alla nostra portata»

Il difensore rossoblù Luca Tedeschi sta indossando spesso la fascia di capitano: «Per me è un onore rappresentare compagni, tifo e un club tra i più antichi». E’ capitato diverse volte, decisamente più di quante fosse successo in passato. Luca Tedeschi, con Caccetta spesso relegato in panchina, sta indossando di continuo la fascia di capitano

Tedeschi: «La classifica non è brutta e avremo tre match alla nostra portata»

Il difensore rossoblù Luca Tedeschi sta indossando spesso la fascia di capitano: «Per me è un onore rappresentare compagni, tifo e un club tra i più antichi».

E’ capitato diverse volte, decisamente più di quante fosse successo in passato. Luca Tedeschi, con Caccetta spesso relegato in panchina, sta indossando di continuo la fascia di capitano per guidare i compagni in campo. «Per me è un onore e un orgoglio rappresentare i colori, il tifo e un club tra i più antichi in Italia. In questo gruppo non c’è qualcuno che trascina gli altri, ma insieme abbiamo capito da tempo che serve remare tutti nella stessa direzione. Io avrò maggiore esperienza, ma è a disposizione dei compagni».

Per il difensore rossoblù i numeri vogliono dire assai: 97 presenze in campionato con la maglia del Cosenza. La società da un po’ di tempo tende a considerare anche le gare di Coppa Italia per sfornare targhe ricordo, ma se tutto dovesse andare per il verso giusto taglierebbe il traguardo delle 100 partite nel torneo di appartenenza prima dell’inizio dei playoff. «Con l’età le responsabilità fanno piacere e aumentano l’autostima. Sono stati tre anni molto intensi, sono cresciuto tantissimo a livello umano e calcistico. Sto ricevendo tanto affetto e stima che mai altrove avevo ricevuto. Tre anni fanno sì che si creino rapporti duraturi e maturi, spero di aver dato quello che la gente si aspettava, perché ho sempre offerto il massimo».

A Catania i Lupi hanno sfoderato una prestazione fantastica, non c’è stato reparto che non sia uscito tra gli applausi dal Massimino, un impianto che di campioni ne ha visti a bizzeffe. «La grande prestazione fuori casa ha più risvolti positivi – continua Tedeschi – Siamo tornati vicini al quinto posto e conquistato il sesto. La classifica in questo momento non è poi così brutta guardando anche in avanti: avremo tre impegni non facili, ma alla nostra portata. Ai playoff parteciperanno delle formazioni con grande delusione dentro e la storia insegna che non sempre vince la più forte. Gli accoppiamenti saranno incerti fino al 7 maggio, è presto per pensare al dopo. L’unica certezza è che salirà in B una sola delle 28 partecipanti».

Prima Roselli e poi De Angelis hanno sottolineato che spesso è l’aspetto mentale a bloccare il collettivo, mentre Caccetta nel post-Siracusa ha invece evidenziato come l’organico dei Lupi non sia all’altezza delle prime della classe. «Più che una vera mancanza nel gioco, è mancata la continuità di risultati – è l’opinione di Tedeschi – In casa è arrivato qualche punto in meno, perché reputo che le prestazioni siano state fatte. Serenità acquisita? Può essere visto che i playoff sono acquisiti, magari c’è meno assillo a livello di inconscio. Nel girone di ritorno si è parlato tanto, c’è stata molta alternanza tra cose buone e meno buone».

All’orizzonte il match con l’Akragas, formazione alla portata di Tedeschi e compagni almeno sulla carta. «Sarà un’altra gara rispetto a quella di andata, affronteremo un gruppo diverso. Nessuno spunto dal match in Sicilia che per noi fu molto delicato (Roselli poteva essere esonerata, ndr). Domenica la posta in palio sarà alta: noi dobbiamo guadagnarci una posizione migliore per la post-season, loro lottano per la salvezza. Sarà contesa da non sottovalutare e da affrontare con lo spirito giusto. Saracco? E’ arrivato il suo momento, sappiamo essere un ottimo portiere e non avrà problemi».

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