ACHERUNTIA | Il tribunale di Cosenza revoca i domiciliari ad Angelo Gencarelli
Questa mattina il presidente del collegio giudicante Enrico Di Dedda ha sciolto la riserva sulla richiesta di scarcerazione presentata dagli avvocati Antonio Quintieri e Matteo Cristiani, difensori di Angelo Gencarelli, imputato nel processo “Acheruntia” che tratta la presenza di una presunta associazione mafiosa ad Acri, riconducibili al clan “Lanzino” di Cosenza. Dopo avergli concesso i
Questa mattina il presidente del collegio giudicante Enrico Di Dedda ha sciolto la riserva sulla richiesta di scarcerazione presentata dagli avvocati Antonio Quintieri e Matteo Cristiani, difensori di Angelo Gencarelli, imputato nel processo “Acheruntia” che tratta la presenza di una presunta associazione mafiosa ad Acri, riconducibili al clan “Lanzino” di Cosenza.
Dopo avergli concesso i domiciliari nelle scorse settimane, a causa di un problema di natura sanitaria che non gli permetteva di rimanere più in carcere e soprattuto per l’esito del processo che al momento non ha confermato le accuse della Dda di Catanzaro, il presidente Di Dedda questa mattina ha deciso di accogliere la richiesta della difesa, revocando i domiciliari all’ex consigliere comunale nonostante il parere contrario del pm Pierpaolo Bruni. Gencarelli, tuttavia, è stato sottoposto all’obbligo di firma.
Ieri mattina, inoltre, Luigi Maiorano, ex sindaco di Acri, e Michele Trematerra, ex assessore regionale all’Agricoltura, si sono avvalsi della facoltà di non rispondere. Una decisione presa in quanto entrambi sono stati rinviati a giudizio nel medesimo procedimento penale. (Antonio Alizzi)