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Guccione ad Oliverio: «Ospedali e statale 106, finora solo annunci»

Nell’interrogazione inviata al presidente della Regione Calabria, il consigliere PD descrive una situazione allarmante: più di due miliardi di euro per la costruzione di infrastrutture strategiche spesi inutilmente.  Carlo Guccione, consigliere regionale del Partito Democratico, ha inviato ieri mattina un’interrogazione a risposta scritta al presidente del Consiglio regionale Nicola Irto e rivolta al Presidente della

Guccione ad Oliverio: «Ospedali e statale 106, finora solo annunci»

Nell’interrogazione inviata al presidente della Regione Calabria, il consigliere PD descrive una situazione allarmante: più di due miliardi di euro per la costruzione di infrastrutture strategiche spesi inutilmente. 

Carlo Guccione, consigliere regionale del Partito Democratico, ha inviato ieri mattina un’interrogazione a risposta scritta al presidente del Consiglio regionale Nicola Irto e rivolta al Presidente della Regione Calabria, Mario Oliverio.

L’intento è quello di fare luce sui «gravi ritardi nella cantierizzazione dei tre nuovi ospedali (Sibaritide, Gioia Tauro e Vibo Valentia) e del Terzo Megalotto della Statale 106 Jonica». In ballo vi sono ingenti somme di denaro già investite (oltre i 430milioni di euro per gli ospedali e più di 1 miliardo di euro per il terzo megalotto) che rischiano di rimanere infruttuosi a causa della mancata apertura dei cantieri.

«Si tratta di opere strategiche – ha affermato Guccione – finanziate per quasi due miliardi di euro. Le stazioni appaltanti – Regione Calabria per quanto riguarda i tre ospedali e Anas per quanto riguarda il Megalotto della Statale 106 – ad oggi non sono state nelle condizioni di mettere in atto iniziative tali da cantierizzare le opere con il rischio di pagamento di penali considerevoli alle imprese appaltatrici.

Il ritardo accumulato – ha continuato il consigliere PD – e il mancato utilizzo di circa 2 miliardi di euro, già disponibili, sta procurando un grave danno all’economia calabrese e ai cittadini che si vedono preclusi servizi e infrastrutture importanti per il miglioramento della loro qualità della vita. Fino ad ora solo annunci – ha concluso – E come al solito, passano gli anni ma i lavori non partono». (Maddalena Perfetti)

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