giovedì,Marzo 28 2024

Valoti cita i Lumpen per dare l’addio: «Cosenza è una malattia che non va più via!»

L’ormai ex direttore sportivo dei rossoblù fare ritorno al nord. Valoti era arrivato a Cosenza per prendere il posto di Massimo Cerri ad inizio gennaio. Aladino Valoti si congeda dal Cosenza. Lo aveva già fatto ufficiosamente prima della gara di esordio dei playoff contro la Paganese, ammettendo che per ragioni personali avrebbe incontrato grosse difficoltà a

Valoti cita i Lumpen per dare l’addio: «Cosenza è una malattia che non va più via!»

L’ormai ex direttore sportivo dei rossoblù fare ritorno al nord. Valoti era arrivato a Cosenza per prendere il posto di Massimo Cerri ad inizio gennaio.

Aladino Valoti si congeda dal Cosenza. Lo aveva già fatto ufficiosamente prima della gara di esordio dei playoff contro la Paganese, ammettendo che per ragioni personali avrebbe incontrato grosse difficoltà a continuare l’avventura. Oggi il club ha divulgato le sue parole tramite il sito ufficiale.

«Buongiorno a tutti – ha scritto di suo pugno l’ormai ex ds Valoti –  Oggi voglio comunicare la decisione, già anticipata e spiegata qualche settimana fa, di interrompere, con grande dispiacere, il rapporto di lavoro con il Cosenza Calcio per problemi personali».

«È  stato un percorso di 6 mesi molto intenso, con un carico di emozioni forti, culminate con la partita di domenica al Marulla contro il Pordenone – continua Valoti –  Mi sarebbe piaciuto moltissimo regalare al popolo rossoblù l’accesso alle finali di Firenze, ma sono lo stesso orgoglioso di essere stato parte integrante di questa entusiasmante cavalcata che ha emozionato una provincia intera. Questo periodo, come anche la mia esperienza da calciatore del Cosenza, mi ha arricchito moltissimo dal punto di vista umano e rimarrà  sempre custodita  nel mio intimo. Per questo intendo ringraziare  la proprietà del Cosenza nella figura del suo presidente Guarascio e la sua famiglia che mi hanno dato fiducia e il massimo supporto nel lavoro. I  dirigenti, gli allenatori, i giocatori,  i componenti della squadra, gli sponsor e, soprattutto, coloro che quotidianamente hanno vissuto con il sottoscritto il campo e la sede e ogni attività di lavoro quotidiana».

«Purtroppo – conclude Valoti –  so di lasciare il club nel  momento sbagliato e dopo 6 mesi esaltanti ed intensi professionalmente dove ho sempre cercato di dare il meglio di me. Ma sono convinto che, grazie a quello che la società sta costruendo e allo sforzo di ogni singolo tifoso e di una piazza straordinaria, ci sarà la possibilità di raggiungere i livelli che questa città  merita».

La chiusura della lettera di Valoti è un coro degli ultrà, immortalato ormai dal celebre testo dei Lumpen “Sloop John B”, che regala un attimo di commozione: «Sembra impossibile, ma questa per me rimarrà sempre una malattia che non va più via! Grazie e Arrivederci a presto».