martedì,Dicembre 3 2024

Metropolitana leggera, Crisci: «Grandi benefici per l’Unical». E Morcavallo “boccia” Occhiuto

Grande soddisfazione da parte del rettore dell’Unical, Gino Mirocle Crisci, per la sottoscrizione dell’accordo per la realizzazione del collegamento metropolitano tra Cosenza, Rende e l’Università della Calabria, firmato dal sindaco di Cosenza, Mario Occhiuto, dal sindaco di Rende, Marcello Manna, dal presidente della Provincia, Franco Iacucci e dal presidente della Regione Calabria, Mario Oliverio. «Già

Metropolitana leggera, Crisci: «Grandi benefici per l’Unical». E Morcavallo “boccia” Occhiuto

Grande soddisfazione da parte del rettore dell’Unical, Gino Mirocle Crisci, per la sottoscrizione dell’accordo per la realizzazione del collegamento metropolitano tra Cosenza, Rende e l’Università della Calabria, firmato dal sindaco di Cosenza, Mario Occhiuto, dal sindaco di Rende, Marcello Manna, dal presidente della Provincia, Franco Iacucci e dal presidente della Regione Calabria, Mario Oliverio.

«Già qualche mese, fa avevo auspicato una positiva soluzione delle intese tra i soggetti istituzionali, per la realizzazione della metro di superficie che collegherà il centro di Cosenza con Rende e la nostra università. L’accordo firmato apre un nuovo, innovativo capitolo in materia di trasporti e sostenibilità ambientale, che porterà grandi benefici a quanti, studenti, docenti e personale amministrativo, frequentano quotidianamente l’ateneo di Arcavacata».

«La metro – continua il rettore – anche simbolicamente, rappresenta il primo tassello per l’unione dell’area urbana Cosenza – Rende e non solo ne cambierà il volto, ma renderà finalmente centrale il polo universitario, che sarà più facilmente e velocemente raggiungibile. Tutto questo anche oltre i confini territoriali, dato che, come illustrato ieri dal presidente Oliverio, il progetto prevede un più complessivo intervento per la riorganizzazione della mobilità urbana, tra Cosenza, Rende e l’Unical».

«Mi auguro soprattutto – aggiunge ancora Crisci – che questo progetto possa cambiare soprattutto le abitudini dei cittadini, che utilizzando il mezzo pubblico eviteranno di congestionare il traffico in entrata e uscita dall’università e soprattutto far diminuire sensibilmente la massa di automobili parcheggiate davanti alle nostre strutture. Secondo una nostra stima, infatti, sono oltre 7.000 le automobili che quotidianamente transitano nel campus, innalzando significativamente il tasso di inquinamento ambientale. La politica del mio mandato è sempre stata caratterizzata da una forte vocazione “green” e per questo motivo giudico positivamente anche l’annunciata creazione di un parco verde su viale Mancini, delle aree pedonali ad esso collegate e delle piste ciclabili nel comune di Rende».

La realizzazione dell’opera aprirebbe anche altri scenari per quanto riguarda l’interazione dell’Unical con la città di Cosenza. «I nostri studenti – conclude infatti il rettore – incoraggiati da un collegamento rapido e puntuale, potrebbero alloggiare anche in sedi diverse dal campus. Ad esempio nel centro storico di Cosenza; in questo modo, da una parte, i nostri studenti fuori sede avrebbero la possibilità di vivere una realtà diversa rispetto a quella del campus e, dall’altra, il centro storico di Cosenza potrebbe essere finalmente rivitalizzato».

“LA GRANDE COSENZA”. Il consigliere comunale Enrico Morcavallo critica Occhiuto. «Uno dei cavalli di battaglia della campagna elettorale del sindaco Occhiuto è stato proprio un “No” deciso contro la metro leggera; però ha cambiato totalmente idea, sconfessando in modo netto il suo “no”, siglando l‘accordo per la metro tra foto ed applausi.

Il “si” alla realizzazione della Metrotranvia Cosenza-Rende-Unical è stato uno dei punti fondamentali del programma del PD e della Grande Cosenza quindi, nonostante tutto, questa è una grande vittoria di coerenza per noi. Occhiuto invece ha dimostrato, con i fatti, di non aver preso minimamente in considerazione la volontà di tanti suoi elettori, che oggi si sentiranno certamente delusi ed illusi dal suo modus operandi», conclude l’avvocato.

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