venerdì,Marzo 29 2024

Ex Legnochimica, la difesa di Bilotta smonta le accuse della procura

L’avvocato Pietro Perugini, difensore del liquidatore dell’Ex Legnochimica Pasquale Bilotta, nei giorni scorsi ha depositato una memoria difensiva a seguito dell’avviso delle conclusioni delle indagini preliminari notificato dalla procura di Cosenza al suo assistito, al sindaco di Rende Marcello Manna, all’assessore comunale all’Ambiente e al responsabile dell’ufficio tecnico settore ambientale.  La linea difensiva si basa

Ex Legnochimica, la difesa di Bilotta smonta le accuse della procura

L’avvocato Pietro Perugini, difensore del liquidatore dell’Ex Legnochimica Pasquale Bilotta, nei giorni scorsi ha depositato una memoria difensiva a seguito dell’avviso delle conclusioni delle indagini preliminari notificato dalla procura di Cosenza al suo assistito, al sindaco di Rende Marcello Manna, all’assessore comunale all’Ambiente e al responsabile dell’ufficio tecnico settore ambientale. 

La linea difensiva si basa su tre punti. Uno di questi era già stato affrontato quando la procura di Cosenza aveva iscritto nel registro degli indagati altre tre persone, ovvero i due amministratori rendesi e il dirigente pubblico. 

Secondo l’avvocato Perugini infatti per gli stessi fatti e per lo stesso reato con gli stessi elementi di prova, ovvero la consulenza tecnica del rettore Gino Crisci – la posizione di Bilotta è stata archiviata nel 2014. Per la difesa di Bilotta era necessaria la riapertura delle indagini che non è stata fatta e pertanto la nuova indagini è improcedibile.

Inoltre il reato di omessa bonifica è assolutamente insussistente in quanto la procedura amministrativa della conferenza dei servizi non si è conclusa, come stabilito anche dal TAR, e pertanto non non è stato definito il progetto di bonifica.

Infine, aggiunge la difesa, il reato di disastro colposo non ricorre in quanto non vi sono elementi oggettivo per affermare il pericolo per la salute della comunità. L’avvocato Perugini ricorda che l’attività aziendale è cessata nel 2002 e pertanto sono trascorsi 15 anni, motivo per il quale è maturata la prescrizione.

Pochi giorni fa anche l’avvocato Gianluca Garritano, difensore del sindaco Marcello Manna, aveva depositato in cancelleria una memoria difensiva, nella quale si contesta il teorema accusatorio soprattutto nel punto in cui il sindaco di Rende, come si evince dagli atti, ha chiesto aiuto alla Regione Calabria per il progetto per la bonifica. (Antonio Alizzi)

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