Rende, Coscarella esulta: “Nostra condotta cristallina”
Il presidente del Rende sottolinea: “Dedico questa affermazione ai miei due figli. La Serie C sembrava impossibile”. Soddisfatto Chiacchio. Brindano felici e distesi in un ristorante, nei pressi del Collegio di Garanzia del Coni a Roma, i dirigenti del Rende con il pool di avvocati che ha guidato nelle istante giuridiche del Coni il ricorso
Il presidente del Rende sottolinea: “Dedico questa affermazione ai miei due figli. La Serie C sembrava impossibile”. Soddisfatto Chiacchio.
Brindano felici e distesi in un ristorante, nei pressi del Collegio di Garanzia del Coni a Roma, i dirigenti del Rende con il pool di avvocati che ha guidato nelle istante giuridiche del Coni il ricorso vincente per ritornare in Serie C. Il Rende, rappresentato dal presidente Fabio Coscarella, dal direttore generale Giovanni Ciardullo e gli avvocati Eduardo Chiacchio e Michele Cozzone.
«Siamo felici che il massimo organo di giustizia sportiva abbia riconosciuto la condotta trasparente e cristallina del Rende calcio – dice il presidente Fabio Coscarella dalle colonne del sito societario-– La Lega Pro è il giusto premio per il lavoro che abbiamo portato avanti in questi anni. I nostri sacrifici sono stati ripagati grazie ad un progetto ben strutturato, che step dopo step, ci ha consentito di coronare quella che all’inizio sembrava un’utopia e adesso è una straordinaria realtà».
La società del Rende ha dimostrato che con la programmazione e le idee chiare si possono raggiungere risultati entusiasmanti. La costruzione della nuova struttura ha accompagnato l’evoluzione della cifra tecnica della squadra che dal 27 agosto difenderà i colori biancorossi in giro per l’Italia.
«Questo traguardo, che dedico interamente ai miei figli nonché i due primi tifosi del Rende, Giampiero e Gabriele, è frutto della caparbietà e della lungimiranza di un percorso importante – prosegue il numero uno biancorosso – Siamo consapevoli che non si tratta di un punto d’arrivo. Adesso società e squadra aspettano il supporto e il calore di città e tifoseria per difendere un patrimonio che è di tutti. Perché solo con un grande entusiasmo si possono raggiungere traguardi impensabili».
Per Eduardo Chiacchio, che con il collega Michele Cozzone ha guidato il ricorso del Rende,”quello che resta – afferma a Cosenza Channel -, oltre la vittoria del ricorso, è l’amicizia preziosa con il presidente Fabio Coscarella. Devo dire che l’udienza è stata molto corretta, sia il giudice che gli avvocati della controparte erano di primissimo livello”. Per quanto concerne il processo: “Si è trattato di un grande successo sia dal profilo personale, anche per il mio collega Cozzone, che per la società la quale ha visto accolte le proprie ragioni. Attendiamo la motivazione, ma sicuramente se è stato accolto il ricorso abbiamo la prova provata che tutto è stato fatto in buona fede e se emergerà qualche responsabilità sulla prima fideiussione, certamente non sarà amputabile alla società ed al presidente, ma ad altri soggetti che poi verranno individuati nelle indagini che svolgeranno la Procura Federale e la Procura della Repubblica”. (Giulio Cava)