Gravina usa il pugno di ferro, ma non apre all’Aic: «Un fidelizzato in più e 0-3 per chi non gioca»
Per il Cosenza non cambia nulla. Il presidente della Lega Pro non vuole sentire ragioni, dà un contentino a Tommasi e minaccia: «Chi non si presenta perderà 0-3 e prenderà -1 in classifica». Gravina non vuol sentire ragioni e usa il pugno di ferro minacciando sanzioni a destra e a manca. Dall’assemblea odierna della Lega
Per il Cosenza non cambia nulla. Il presidente della Lega Pro non vuole sentire ragioni, dà un contentino a Tommasi e minaccia: «Chi non si presenta perderà 0-3 e prenderà -1 in classifica».
Gravina non vuol sentire ragioni e usa il pugno di ferro minacciando sanzioni a destra e a manca. Dall’assemblea odierna della Lega Pro, oltre ai calendari, sono state partorite alcune modifiche regolamentari che nella fattispecie non cambiano di una virgola lo status quo del Cosenza. Per fare mercato in entrata con degli over, servirà cedere un calciatore oppure metterlo fuori lista. L’apertura (se così si può definire viste le richieste dell’Aic) consente di aumentare di un’unità il numero dei calciatori fidelizzati (classe ’94 o ’93) inseribili in lista (il Cosenza ha solo Saracco, ndr). La Serie C ha altresì stabilito di confermare la suindicata programmazione anche per le prossime stagioni. Insomma, per un calciatore esperto che ambiva a rientrare in gioco negli ultimi scampoli di mercato, la giornata di oggi è stata una totale delusione.
Così, inoltre, si è espresso Gravina sullo sciopero che Tommasi e l’Assocalciatori agita. «Lo sciopero è un diritto sancito dall’accordo collettivo nonché costituzionale, così come è un diritto da parte della nostra associazione sportiva decidere di giocare. Noi non sospendiamo la giornata e abbiamo deciso di giocare ed applicare le regole: chi non si presenta va incontro alle sanzioni regolamentari, cioè al rischio del 3-0 a tavolino e un punto di penalizzazione. Per quanto riguarda la disponibilità, la Lega Pro ha dimostrato un grande senso di disponibilità verso l’AIC abbandonando logiche corporativistiche ma ragionando nell’ottica di sistema. Abbiamo sottolineato come tutte le richieste dell’AIC derivano da proposte che la Lega Pro ha già portato in sede di Consiglio Federale, condivise dal presidente federale che le ha recepite in una comunicazione inviata all’AIC. Problemi fideiussioni, emolumenti, controlli, maggiori garanzie, fondo di sostenibilità sono tutti temi esauriti abbondantemente. Per quanto riguarda gli Over l’Assemblea ha deliberato di andare ulteriormente incontro alle esigenze di quanto già concordato con l’AIC, cioè 14 Over + 3 tra fidelizzati, bandiera e proveniente da settore giovanile, abbiamo allargato ancora di più la forbice dando la possibilità di utilizzare un altro calciatore fidelizzato. Abbiamo tolto il vincolo della continuità per quanto riguarda i bandiera e quelli provenienti dal settore giovanile: quindi non più quattro anni consecutivi».