martedì,Ottobre 15 2024

Rende, gioia immensa. Ricciardo piega la Reggina (1-0)

L’attaccante nella ripresa decide il derby del Lorenzon. Allo scadere Vivacqua, dopo un diverbio con Franco, dilapida un calcio di rigore. Ecco la cronaca e le pagelle. RENDE È di Giovanni Ricciardo il primo gol, ma soprattutto il merito dei primi tre punti della stagione. C’è voluto il 37′ del secondo tempo per raggiungere il rigore

Rende, gioia immensa. Ricciardo piega la Reggina (1-0)

L’attaccante nella ripresa decide il derby del Lorenzon. Allo scadere Vivacqua, dopo un diverbio con Franco, dilapida un calcio di rigore. Ecco la cronaca e le pagelle.

RENDE È di Giovanni Ricciardo il primo gol, ma soprattutto il merito dei primi tre punti della stagione. C’è voluto il 37′ del secondo tempo per raggiungere il rigore decisivo per la vincita finale. E l’ex Sicula Leonzio battezza, nel migliore dei modi, il ritorno nella categoria. In una gara, nella quale la Reggina ha, nella prima frazione, dimostrto il suo potenziale grazie a De Francesco, mentre i diretti avversari di maglia biancorossa hanno dovuto rincorrere.

Nella ripresa la squadra di Trocini è entrata con un atteggiamento differente rispetto al primo tempo dove si è reso pericoloso soprattutto con i lanci dalla lunga di distanza, ma, comunque, infliggendo danni alla retroguardia amaranto. Nella ripresa, dicevamo, il cambio. Difesa più sicura con Pambianchi a prendere le redini supportato da un Sanzone (buono il suo esordio) e dall’esperto Porcaro. In avanti, tolto Actis Goretta, il quale non ha brillato, ma effettuanddo sbagli clamorosi, è entrato Vivacqua per rendere più agevole la manovra biancorossa.

Al 37′ sulla fascia si è svegliato Viteritti che ha disegnato un cross ad hoc per Ricciardo il quale non si è fatto sfuggire l’occasione per punire il portiere Cucchietti. La partita, anche se iniziale del campionato, ha dimostrato una squadra, quella biancorossa, la quale è chiamata a lavorare molto per arrivare ad una condizione ottimale e sul fronte mercato si dovrebbero effettuare qualche innesto, in particolare in avanti e a centrocampo.

CRONACA. Come anticipato ieri, Bruno Trocini si affida al 3-5-2: davanti a Francesco Forte, giocano Pambianchi, Porcaro e l’esordiente Sanzone. A centrocampo, Viteritti, Gigliotti, Laaribi (che scalza Franco), Rossini, Blaze; Ricciardo, Actis Goretta. La Reggina di Agenore Maurizi risponde con il 4-3-1-2. Mezavilla arretra in difesa. A centrocampo, oltre a De Francesco, giocano Garufi e Marino. Bezziccheri sulla trequarti a gestire le due punte Sciamanna e Tulissi. Presenti in tribuna, oltre ai dirigenti, il sindaco di Rende Marcello Manna e l’ex Sandro Principe. Da annotare che la maglia, attualmente vestita dal Rende, interamente di biancorosso, sarà utilizzata soltanto per questo incontro calcistico e poi messa all’asta e il ricavato sarà interamente devoluto al reparto di Pediatria dell’Ospedale “Annunziata” di Cosenza. Nel primo tempo la prima vera azione degna di nota avviene al minuto numero 11, dove Rossini dalla fascia laterale sinistra lancia in area Actis Goretta. L’argentino non riesce a gestire bene il pallone, con Cucchietti che blocca senza particolare affanni. La Reggine pone De Francesco come regista e direttore d’orchestra della manovra amaranto, difatti la fascia da capitano rafforza l’autorevolezza nel centro del gioco.

Il Rende sfiora il vantaggio al 14′ con la sovrapposizione tra Gigliotti e Ricciardo con quest’ultimo che prova a concludere in porta. Il pallone termina sul calcio d’angolo, dai cui sviluppi nulla di fatto. La Reggina impiega 9 minuti per rispondere con un tiro velenoso del suo capitano De Francesco che colpisce il palo, sbatte sulla linea di porta, viene deviata da Forte in corner. Brividi sugli spalti del Lorenzon.

Al 28′ Gigliotti si incunea nella retroguardia reggina sparando in porta, Cucchietti si oppone mandando in corner. Non si fermano le azioni: dopo due giri di lancette Bezzicchieri prova la conclusione, ma Forte, deciso, riesce a deviare. Il fronte si ribalta. Da dietro viene servito Actis Goretta che prova l’immeddiata girata in porta, ma Porcino ci mette il piede per deviare sul fondo. Ci vuole, poi, il 40′ per osservare un disimpegno offensivo da parte delle squadre: in questa occasione è toccato alla Reggina di Maurizi sfiorare di un nulla il gol del vantaggio con Sciamanna. Da evidenziare la fragilità delle difese delle squadre, mentre e centrocampo domnina la Reggina. La squadra di Trocini prova con i lanci lunghi per rendersi pericolosa.

Nella ripresa pronti via ed è subito la Reggina a provare il colpo che non sortisce effetti. Gli ospiti ci riprovano e quasi ci riescono con Bezzicchieri al 5′. Ci sarebbe anche la terza opportunità al 9′ con Porcino che prova il pallonetto per beffare Forte. Fortunatamente, per il Rende, il pallone termine sul fondo. Ci pensa Francesco Pambianchi, rientrato in gran forma dagli spogliatoi a tappare le incursioni avversarie, aiutato da Porcari e Sanzone, anche loro entrati con un piglio diverso. Verso il 15° della ripresa, la partita si surriscalda, soprattutto per le proteste del club casalingo dovute in seguito le decisioni del direttore di gara il quale allontana un membro della panchina. Tornando alla cronaca, la dea bendata sorride alla truppa biancorossa.

Infatti, (22′) Sciamanna a qualche centimetro dalla porta, con Forte battutto, si divora un gol fatto. Da parte sua il Rende, quando ci sono le occasioni non le sfrutta come dovere. Così accade al 28° dove, in superiorità numerca 4 contro 3, Actis Goretta compie un erroraccio mandando di servire il libero Gigliotti. Al 32′ Trocini gioca la carta Vivacqua al posto di Goretta.

EUFORIA LORENZON. Durante una fase morta della partita, Viteritti sulla fascia sgomina e serve in area Ricciardo che (37′) incorna e batte Cucchietti per la gioia di tutta la panchina e i tifosi di fede biancorossa. La rete galvanizza il Rende che ci prova con il subentrato Vivacqua, bravo Cucchietti al 42′ a deviare. Lo stesso centravanti del rende riporva due minuti più tardi, palla fuori.
Maurizi cerca di scardinare la situazione inserendo Silenzi, figlio d’arte di Andrea Silenzi, ex calciatore di Napoli, Notthingam Forest e Torino. Al 45′ il Rende può chiudere definitivamente la partita, con il rigore concesso per fallo ai danni di Ricciardo. Sul dischetto, dopo un diverbio tra Vivacqua e Franco, si decide nel far battere il primo. Risultato: parata di Cucchietti. Poi, il delirio al termine della gara. (Giulio Cava)

Il tabellino:
RENDE (3-5-2): Forte 6,5; Sanzone 6,5, Porcari 6, Pambianchi 6,5; Viteritti 6, Gigliotti 6 (40′ st Franco), Laaribi 5,5, Rossini 5, Blaze 6; Ricciardo 7, Actis Goretta 5,5 (32′ st Vivacqua). A disp.: De Brasi, Coppola, Germinio, Marchio, Laaribi, Godano, Boscaglia, Piromallo. All.: Trocini 6,5
REGGINA (4-3-1-2): Cucchietti 6,5; Laezza 6,5, Solerio 6, Mezavila 6, Porcino 6; Marino 5,5 (12° st Fortunato 5), De Francesco 6,5, Garufi 5,5 (40′ Silenzi sv); Bezzichieri 6; Sciamanna 5, Tulissi 5,5. A disp.: Licastro, Turrin, Pasqualoni, Auriletto, Turrin, Gatti, Tazza, Amato, Sparacello. All.: Maurizi 5
ARBITRO: Valiante di Salerno.
MARCATORI: 37′ st  Ricciardo (R)
NOTE:
Spettatori: 1200 presense allo stadio, di cui circa 150 da Reggio Calabria. Prima dell’inizio del match il patron amaranto Mimmo Praticò ha premiato il suo omologo biancorosso Fabio Coscarella per il ritorno della piazza in Serie C. Al 45′ st Vivacqua (R) si è fatto parare un rigore. Ammoniti: Blaze, Bezziccheri, Rossini. Angoli: 7-7. Recuperi: 0′ pt – 3′ st)

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