“Cantiere Calabria”, fiumi di parole. I calabresi attendono il vero cambiamento
“Cantiere Calabria” nelle intenzioni del Governo regionale è il punto di ripartenza per un costruire un futuro migliore. Ma i miglioramenti annunciati dal governatore Oliverio non ve n’è traccia, così come è discutibile affermare che i «nove milioni di turisti» siano venuti per iniziative turistiche di carattere politico e non magari per iniziative turistiche di
“Cantiere Calabria” nelle intenzioni del Governo regionale è il punto di ripartenza per un costruire un futuro migliore. Ma i miglioramenti annunciati dal governatore Oliverio non ve n’è traccia, così come è discutibile affermare che i «nove milioni di turisti» siano venuti per iniziative turistiche di carattere politico e non magari per iniziative turistiche di carattere personale.
A sfilare il governo nazionale, tante parole ma i calabresi attendono il vero cambiamento che per ora non c’è. E tutto ciò avviene a pochi giorni di distanza dal disastro avvenuto in Consiglio regionale, dove a vincere è stata la linea di Alternativa Popolare che è riuscita a conquistare parte dei voti del Pd, superando con l’elezione di Pino Gentile a vicepresidente del Consiglio regionale l’uomo democrat: Enzo Ciccante.
OLIVERIO SODDISFATTO. «E’ stata una tre giorni molto intensa, con una partecipazione molto qualificata. Abbiamo avuto una significativa presenza del governo, con 5 ministri – ha detto il presidente della Giunta regionale – e anche i rettori e molti docenti delle università calabresi, i segretari nazionali delle organizzazioni più significative dell’agricoltura e anche di Assindustria. E ancora sindaci, presidenti delle Province, amministratori delegati dei grandi Enti di Stato, come Anas, Enel, Rfi, Enea, una presenza qualificata che ha dato respiro a questo Cantiere Calabria». E ancora: «Un’iniziativa che ci è servita per mettere a punto e comunicare e adesso si apre una seconda fase, che è quella di accelerare i processi, nella quale i territori parteciperanno, perché adesso andremo nei territori. In Calabria sta cambiando qualcosa – ha concluso Oliverio – e questo è il segno di questo cambiamento». Ecco la domanda è abbastanza: cosa sta cambiando?
BIANCHI E IL TURISMO. «Il cantiere sul turismo è il più importante cantiere che ha la Calabria. Deve essere un cantiere sempre aperto perché si tratta di un settore in continua evoluzione e che deve essere operativo tutto l’anno, non solo nei mesi estivi. La Calabria è una regione che ha molto da offrire: dal mare alla montagna, passando per i musei e i parchi archeologici, fino all’enogastronomia» ha affermato Dorina Bianchi, Sottosegretario al Turismo e deputato di Alternativa Popolare. A proposito del mare, non si contano le volte che i vari organismo di controllo hanno decretato zone di non balneazione in vari punti della regione, come nessuno può dimenticare che mentre la Calabria bruciava la politica calabrese “dormiva” sotto l’ombrellone. Si è svegliata solo a fine agosto, quando i piromani avevano distrutto tutto ciò che si poteva incendiare, chiedendo l’esercito.
«Il turista, soprattutto internazionale, infatti, è interessato a fare una esperienza, a calarsi nella realtà che visita scoprendone – ha concluso la Bianchi – tradizioni e peculiarità. Dobbiamo cogliere questa opportunità utilizzando gli strumenti che abbiamo, il Decreto Sud, divenuto legge ad agosto, e in particolare la misura Resto al Sud, estesa al turismo, è lo strumento chiave per il rilancio della nostra regione, prevede aiuti per nuovi imprenditori under 35».
IL MINISTRO MINNITI. «Siamo in un mondo dove c’è un gigantesco logoramento delle parole» ha detto Marco Minniti, ministro dell’Interno. «La politica deve comprendere che le parole si sono logorate e deve dare maggior rilievo ai fatti – ha aggiunto il ministro – e solo così vinceremo questa partita, conquistando cuore e cervello dei calabresi. Compito della politica è non parlare soltanto a singoli pezzi della società, perché rischia alla fine di rimanere imbrigliata dentro le divisioni della società – ha detto ancora Minniti – e la forza della politica deve essere quella di partire dal concreto, ma far passare i messaggi ovunque e noi dobbiamo sforzarci sempre di più per separare il destino della Calabria da una parola: emergenza. Le emergenze non aiutano a risolvere i problemi».
MAGORNO. «La riscossa della Calabria passa da un impegno collettivo e corale; ognuno deve sentirsi coinvolto e partecipe nel destino di tutti. E con quest’animo, non esiste ambito, non esiste segmento della nostra vita quotidiana che non possa essere riformato» ha affermato il segretario regionale del Pd, Ernesto Nagorno. «Su tutto, prevale la consapevolezza che la Calabria di oggi ha fatto importanti passi in avanti rispetto anche al recente passato: su infrastrutture, ambiente, innovazione, agricoltura finalmente gli indicatori non ci condannano ai bassifondi e ciò deve rappresentare motivo di autentico orgoglio. In questo solco, il Partito democratico continuerà a lavorare e a fare la sua parte: a fine mese, infatti – conclude Magorno – è in programma la conferenza programmatica del partito. Sarà un’ulteriore occasione per mettere a fuoco le grandi tematiche che ci hanno impegnato in questi giorni e puntellare il lavoro fatto fino ad oggi dentro alle istituzioni».