Medici attendono sentenza da 10 anni, ma il Tar dichiara il difetto di giurisdizione
Dovranno ricominciare il giudizio da capo, dinanzi al Tribunale di Cosenza, i medici che impugnarono oltre 10 anni fa l’assunzione di alcuni colleghi a seguito di procedura di inquadramento nei ruoli della dirigenza medica dell’allora azienda sanitaria numero 4 di Cosenza. La regione Calabria, nei primi mesi del 2007, aveva infatti autorizzato le assunzioni di
Dovranno ricominciare il giudizio da capo, dinanzi al Tribunale di Cosenza, i medici che impugnarono oltre 10 anni fa l’assunzione di alcuni colleghi a seguito di procedura di inquadramento nei ruoli della dirigenza medica dell’allora azienda sanitaria numero 4 di Cosenza.
La regione Calabria, nei primi mesi del 2007, aveva infatti autorizzato le assunzioni di alcuni medici in servizio presso le postazioni di emergenza territoriale ma i sanitari esclusi da tale procedura ritennero che vi fosse stata una violazione della normativa dettata dalla regione, e pertanto si rivolsero al TAR di Catanzaro per ottenere l’annullamento delle assunzioni di coloro che erano stati inquadrati nei ruoli dell’A.S. 4.
Uno scontro fra sanitari a suon di carte bollate, il cui esito, secondo un articolo pubblicato su Calabria Ora, edizione di Cosenza il 1 marzo 2007, era atteso per l’8 marzo 2007.
Tuttavia, dopo una serie di rinvii al fine di impugnare ulteriori atti, all’udienza del 20 settembre 2017, ovvero ad oltre 10 anni di distanza dalla proposizione dei ricorsi, il TAR non ha potuto adottare alcuna decisione nel merito della questione perché ha accolto la tesi perorata dall’avvocato amministrativista Giuseppe Carratelli, costituitosi per conto di alcuni medici controinteressati assunti nei ruoli dell’a.s., il quale ha sostenuto che gli atti impugnati dovevano essere valutati dal Tribunale ordinario e non dal giudice amministrativo.
Il Tribunale amministrativo regionale ha accolto questa tesi, dichiarando il proprio difetto di giurisdizione, consentendo quindi alle parti di riassumere il giudizio dinanzi al Tribunale ordinario.
Rimane da chiedersi se i medici che proposero ricorso 10 anni fa abbiano ancora interesse, a distanza di così tanto tempo, a ricominciare il giudizio dall’inizio, essendo nelle more ampiamente mutati gli assetti delle aziende sanitarie locali.