giovedì,Marzo 28 2024

Bancarotta fraudolenta, Barile nega le accuse: «Non c’entro nulla con la società spagnola»

Questa mattina si è tenuto l’interrogatorio di garanzia dinanzi al giudice per le indagini preliminari del tribunale di Cosenza, Piero Santese, il quale ha posto tante domande a Domenico Barile assistito dagli avvocati Roberto Le Pera e Francesco Gelsomino, arrestato nei giorni scorsi con l’accusa di bancarotta fraudolenta così come richiesto dalla procura di Cosenza.

Bancarotta fraudolenta, Barile nega le accuse: «Non c’entro nulla con la società spagnola»

Questa mattina si è tenuto l’interrogatorio di garanzia dinanzi al giudice per le indagini preliminari del tribunale di Cosenza, Piero Santese, il quale ha posto tante domande a Domenico Barile assistito dagli avvocati Roberto Le Pera e Francesco Gelsomino, arrestato nei giorni scorsi con l’accusa di bancarotta fraudolenta così come richiesto dalla procura di Cosenza.

Barile ha precisato che la società spagnola Tincson non sarebbe a lui riconducibile sin dal febbraio 2012, ossia da quando è divenuto legale rappresentante Ercole Barile.

Ha riferito, altresì, che neppure sarebbe titolare delle quote societarie della stessa Tincson, attesa la titolarità del 99% delle quote in capo a Ercole Barile e della rimanente parte a persona diversa dallo stesso Domenico Barile.

Ha chiarito di non essere a conoscenza di alcuno dei compromessi immobiliari contestati dall’accusa e riguardanti immobili di proprietà della Tincson, del valore di oltre un milione di euro, atteso che, alle date di tali compromessi di vendita, anno 2014, lo stesso Barile era sottoposto, dal mese di ottobre 2013, agli arresti domiciliari per la vicenda Field fino al mese di marzo 2017.

Ha rilevato, infine, per quel che attiene alla contestazione di bancarotta documentale relativa alla distruzione del registro dei verbali del Collegio sindacale, che tali documenti erano stati sequestrati dalla stessa Procura di Cosenza nell’anno 2006 e successivamente restituiti nell’anno 2013, allorquando lo stesso Barile Domenico non era più legale rappresentante della Nord Hotel.

All’esito di tali dichiarazioni, i difensori di Domenico Barile hanno depositato l’esito di attività investigativa riguardante documentazione proveniente da uffici pubblici spagnoli in cui si dimostrerebbe l’estraneità del Barile dalla compagine societaria Tincson sin dal 2012. (a. a.)

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