Cosenza, Guarascio porta Trinchera sul banco degli imputati
L’organico allestito da Trinchera, accolto positivamente da critica, stampa e tifoseria ad inizio stagione, non ha dato per adesso i frutti sperati. La rosa è stata sopravvalutata? Il presidente Guarascio, lasciando lo stadio dopo il tracollo del Cosenza con la Casertana, non si capacitava di come fosse stato possibile assistere ad uno spettacolo così indecoroso.
L’organico allestito da Trinchera, accolto positivamente da critica, stampa e tifoseria ad inizio stagione, non ha dato per adesso i frutti sperati. La rosa è stata sopravvalutata?
Il presidente Guarascio, lasciando lo stadio dopo il tracollo del Cosenza con la Casertana, non si capacitava di come fosse stato possibile assistere ad uno spettacolo così indecoroso. La contestazione dei tifosi rossoblù, sommessamente, gli ha fatto prendere consapevolezza del delicato momento, tanto che ha annuito a chi sottolineava ad alta voce le ragioni del pubblico.
Guarascio è una grande risorsa economica per il club, ma dal punto di vista gestionale più volte è stato evidenziato come abbia effettuato delle scelte discutibili oppure abbia operato con dei tempi utili solo a far scappare i buoi dal recinto. Nella stagione in cui ha aumentato il budget per il calciomercato, si sta consumando un vero e proprio flop e, almeno per ciò che concerne l’aspetto sportivo, le colpe non gli si possono addebitare.
L’organico allestito dal direttore Stefano Trinchera è forse stato sopravvalutato. Sono trascorse appena 8 giornate, possiamo dire anche 9 visto che i Lupi riposeranno, ma sono arrivate soltanto delusioni cocenti e non esiste il minimo sentore che possano registrarsi dei progressi. Il 31 agosto, giusto evidenziarlo, il Cosenza era considerato da tutti la quarta forza del girone C alle spalle di Lecce, Catania e Trapani.
Per Trinchera, dopo l’annata al Via del Mare e le buone cose fatte a Francavilla, sarebbe dovuto essere il campionato della consacrazione. Invece i risultati stanno dando torto alle sue intuizioni estive che, giusto ricordare pure questo aspetto, erano state accolte positivamente da critica e tifoseria. Perché le prestazioni di gente come Pascali, Caccavallo, Bruccini, Tutino, Loviso e Idda sono state quasi sempre al di sotto della sufficienza? Sono elementi che sulla carta avrebbero dovuto alzare l’asticella, ma i pezzi di carta al giorno d’oggi contano tanto quanto, siano essi contratti o previsioni. Trinchera lo sa, come sa del giudizio negativo attribuitogli da Guarascio per il lavoro fin qui svolto. La scelta dell’allenatore non lo ha visto protagonista, se Braglia non riuscirà ad invertire la rotta a gennaio invece è probabile che il ds sia l’attore principale nello smontare una rosa che appariva pronta alla scalata. (Antonio Clausi)