giovedì,Marzo 28 2024

Corigliano Rossano città unica, Guccione e Morcavallo: «Ora tocca alla nostra area urbana»

«Ieri è stata scritta una pagina di bella politica. Rossano e Corigliano saranno una città unica. E i cittadini hanno risposto lasciando da parte campanilismi e interessi di bottega. Bisogna riconoscere la maturità politica di queste due comunità e farne tesoro».  E’ quanto afferma Carlo Guccione, consigliere comunale e coordinatore della Grande Cosenza. «E adesso cosa

Corigliano Rossano città unica, Guccione e Morcavallo: «Ora tocca alla nostra area urbana»

«Ieri è stata scritta una pagina di bella politica. Rossano e Corigliano saranno una città unica. E i cittadini hanno risposto lasciando da parte campanilismi e interessi di bottega. Bisogna riconoscere la maturità politica di queste due comunità e farne tesoro». 

E’ quanto afferma Carlo Guccione, consigliere comunale e coordinatore della Grande Cosenza. «E adesso cosa succede – sostiene Carlo Guccione –  in riva al Crati e al Campagnano? Adesso non si può fare finta di niente nella nostra area urbana. Cosenza, Rende e Castrolibero devono accelerare. Pena una progressiva e inesorabile marginalizzazione all’interno dello scacchiere calabrese. Serve subito un atto di impulso da parte dei rispettivi consigli comunali per chiedere subito ai cittadini di pronunciarsi. Non si può perdere tempo. La parola deve passare subito ai cittadini.

Adesso scopriremo chi vuole costruire la città unica Cosenza-Rende-Castrolibero e chi, invece, sta cavalcando l’onda per piccoli interessi personali e di bottega. Siamo di fronte a uno spartiacque. La strada da percorrere è davanti a noi. I cittadini hanno il diritto di decidere

Noi della Grande Cosenza portiamo avanti questa battaglia da tempo. Il nostro stesso nome contiene la ragione della nostra azione politica: realizzare la città unica Cosenza-Rende-Castrolibero».

«Da una parte – sottolinea Carlo Guccione – si troverà la città unica Rossano-Corigliano, con un prodotto interno lordo che supera il 70% di quello complessivo dell’intera provincia di Cosenza. Un territorio ricco di storia e cultura. Dall’altra abbiamo la città metropolitana di Reggio Calabria che interloquisce direttamente con il governo nazionale e con le istituzioni europee, senza necessità di mediare con la Regione Calabria. Poi troviamo Cosenza, città che perde abitanti e condannata a un destino di marginalizzazione urbanistica ed economica.

Una politica seria si pone interrogativi che riguardano il destino di un territorio e non le aspettative di qualche barone rampante.  Mi rendo conto che non è facile. Ma una sfida del genere non può essere affrontata fra qualche anno. Potrebbe essere tardi. Troppo tardi. Rossano e Corigliano, storicamente “rivali”, hanno lasciato da parte campanilismi e divisioni, e hanno scelto la strada della condivisione. Cosenza, Rende e Castrolibero, di fatto, sono già una città unica. La Grande Cosenza farà la sua parte con una grande campagna di mobilitazione. Noi non abbiamo paura di affrontare le sfide del futuro e della condivisione. Adesso capiremo chi, invece, teme un processo di aggregazione necessario».

PAROLA A MORCAVALLO. «Il 22 ottobre Corigliano e Rossano hanno detto sì alla fusione», afferma in una nota il consigliere comunale di Cosenza Enrico Morcavallo. «E’ nata la città unica, dall’unione di due tra i più importanti e popolosi centri dello ionio cosentino che, insieme, assommeranno ora un totale di circa 80 mila abitanti.

Probabilmente, l’anno prossimo, il comune di Casali del Manco, nato dalla fusione di Trenta, Spezzano Piccolo, Casole Bruzio, Pedace e Serra Pedace, avrà il proprio Consiglio comunale eletto direttamente dai propri cittadini elettori.

Entrambi i casi, ancorché molto differenti per territorio e numero di abitanti, rappresentano due pagine di buona politica, in quanto le rispettive assemblee elettive hanno saputo recepire le indicazioni delle associazioni e dei cittadini rivolte al superamento delle logiche campanilistiche ed all’inaugurazione di una stagione più moderna e feconda per la vita delle loro comunità. Nei mesi scorsi, si sono svolti diversi incontri tra i Sindaci di Cosenza e Rende ai quali hanno fatto seguito riunioni tra i segretari comunali dei due Enti per definire gli aspetti tecnico-amministrativi inerenti i procedimenti da seguire la costituzione del Comune unico.

Il consigliere comunale Enrico Morcavallo
Il consigliere comunale Enrico Morcavallo

Sembrava che finalmente, dopo anni di discussioni, anche nell’area urbana ci si accingesse a passare dalle parole ai fatti, anche perché nel mese di maggio la Giunta municipale di Cosenza approvava una delibera rivolta ad iniziare il procedimento di fusione con il comune di Rende.Abbiamo dovuto, invece, registrare con rammarico che ai numerosi annunci ed interviste dei Sindaci dei due comuni non hanno fatto seguito le conseguenti e necessarie decisioni amministrative.

A distanza di oltre 5 mesi, dal varo della delibera di Giunta del comune di Cosenza, non ha fatto seguito il doveroso inserimento dell’argomento all’o.d.g. del Consiglio Comunale. L’inadempimento, ha determinato l’iniziativa dell’associazione “Io partecipiamo” e di diverse altre associazioni che hanno presentato al Consiglio comunale di Cosenza una proposta di deliberazione di inizio del procedimento di fusione, sottoscritta da 531 elettori della nostra città. Invito, pertanto, il Sindaco ed il Presidente del Consiglio comunale a convocare, in tempi ragionevolmente brevi, il civico consesso per deliberare l’atto d’impulso della fusione e, successivamente, trasmettere copia della deliberazione al comune di Rende, affinché anch’esso si determini seguendo gli esempi virtuosi dei comuni di Rossano-Corigliano e dei Comuni della Presila.

L’area urbana cosentina non può continuare a restare immobile mentre gli altri corrono avanti», conclude Morcavallo.

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