Criminologia, convegno a Siena: come aiutare le vittime
Si è tenuto a Siena dal 26 al 28 ottobre il XXXI Congresso nazionale della Società italiana di Criminologia dal tema molto attuale “Dalla parte delle vittime. La ricerca criminologica tra ambiente e territorio, individui e collettività”. Numerose le tematiche trattate dagli studiosi di tutta Italia, ma particolare attenzione è stata posta sulle nuove sfide
Si è tenuto a Siena dal 26 al 28 ottobre il XXXI Congresso nazionale della Società italiana di Criminologia dal tema molto attuale “Dalla parte delle vittime. La ricerca criminologica tra ambiente e territorio, individui e collettività”.
Numerose le tematiche trattate dagli studiosi di tutta Italia, ma particolare attenzione è stata posta sulle nuove sfide da affrontare nella psicopatologia forense in riferimento alle nuove forme di vittimizzazione generate dalla realtà virtuale e dalla tecnologia.
Proprio su questo argomento sono stati presentati due lavori dalla penalista cosentina Chiara Penna e dalla nota criminologa Flaminia Bolzan che, affrontando la complessità di un caso di ricatti sessuali realmente avvenuti attraverso la rete, hanno posto l’attenzione sul come l’iperstimolazione che la tecnologia e la rete garantiscono agli individui diventino il veicolo per colmare i vuoti che il mondo attuale produce, generando così effetti a volte disastrosi.
Di alto spessore scientifico gli interventi dei professori calabresi Francesco Bruno, Simonetta Costanzo e dell’Avvocato Alfredo Bruno che, affrontando il tema della rieducazione del reo, hanno messo in evidenza la stretta connessione tra pedagogia e criminologia, confermando il ruolo rieducativo che avrebbero, se correttamente utilizzate, sul comportamento dell’uomo individuato come criminale.