martedì,Febbraio 11 2025

Quando saremo in Curva Est | Catanzaro-Cosenza ’14-’15

Quinta delle sette puntate in cui racconteremo come i tifosi del Cosenza hanno vissuto negli anni la vigilia del derby di Calabria. E’ il turno del 15 febbraio 2015. Il 15 febbario del 2015 il Cosenza tornò a giocare in campionato a Catanzaro, dopo 25 anni, col supporto del proprio pubblico. Tanto, infatti, trascorse dal 18

Quando saremo in Curva Est | Catanzaro-Cosenza ’14-’15

Quinta delle sette puntate in cui racconteremo come i tifosi del Cosenza hanno vissuto negli anni la vigilia del derby di Calabria. E’ il turno del 15 febbraio 2015.

Il 15 febbario del 2015 il Cosenza tornò a giocare in campionato a Catanzaro, dopo 25 anni, col supporto del proprio pubblico. Tanto, infatti, trascorse dal 18 marzo 1990 perché nel frattempo furono introdotte le trasferte vietate, si chiusero i settori ospiti (stagione ’08-‘09) e ci si inventò la Tessera del tifoso. In mezzo alle due date, per dirla tutta, c’erano state altre apparizioni con tifosi rossoblù al seguito. Tre per l’esattezza: una in occasione di un Torneo Ceravolo ad inizio ’90, un’altra per una gara di Coppa Italia nel 1997 (clicca qui per vedere la foto) e soprattutto quel magico 8 ottobre 2014 quando i Lupi sbancarono il vecchio Militare.

Era un mercoledì di Coppa Italia e, a sorpresa, l’allora squadra di Cappellacci regalò una gioia immensa ai 53 fan che misero piede in Curva Est (clicca qui per vedere la foto) dopo una “passeggiata” per le vie di Catanzaro. Entrarono al 34’ del primo tempo sull’1-1 e videro gli Uc ’73 levare gli striscioni prima del 90’. Un atto che generò l’ilarità del web e, a distanza di qualche giornata, l’esonero di Moriero.

Memori di quel 3-1 che diede il la alla vittoria del trofeo poi ad aprile, gli ultrà della Curva Sud organizzarono la nuova trasferta allestendo dei pullman e raccogliendo le adesioni in città nel corso della settimana. La squadra nel frattempo aveva cambiato allenatore e cercava la scintilla giusta per risalire la china. La salvezza era l’unico obiettivo prefissato dal presidente Guarascio e in panchina Roselli si barcamenava con uno spogliatoio da mettere in riga. I rossoblù si stavano tirando fuori dalle posizioni di bassa classifica e il derby sarebbe servito come miccia. Come spesso successe nella storia del club, il blitz fu solo annusato perché nel primo tempo Statella sbagliò un gol clamoroso e ad inizio ripresa Bernardo punì Ravaglia con un colpo di testa. L’attaccante giallorosso fece la mitraglia davanti al settore ospiti che non gradì per nulla il gesto.

La partita si sarebbe dovuta disputare a San Valentino, il giorno prima, ma un mercatino rionale che interessa di sabato l’area del Ceravolo indusse il Prefetto a posticipare di 24 ore il derby. A fare gli omaggi agli sportivi di casa giunsero 254 tifosi dalla Sila, tutti dietro lo striscione “Cosenza siamo noi”. Gli altri drappi furono appesi più in basso. L’ingresso fu di quelli tosti: un paio di petardi esplosi per annunciare il loro arrivo e fila serrate una volta comparsi sugli spalti. In Curva Ovest fu un continuo fiorire di beceri striscioni contro Padre Fedele e qualcuno pensò bene d srotolarne uno di stampo razzista: “Cosenegal”. All’esterno dello stadio filò tutto liscio a parte qualche pietra lanciata da lontano verso i bus degli ultrà rossoblù. (Antonio Clausi)
CATANZARO-COSENZA ’14-’15: LE FOTO DELLA CURVA EST
CATANZARO-COSENZA ’89-’90: LE FOTO DELLA CURVA EST
(IV puntata)
CATANZARO-COSENZA ’88-’89: LE FOTO DELLA CURVA EST 
(III puntata)
CATANZARO-COSENZA ’86-’87: LE FOTO DELLA CURVA EST 
(II puntata)
CATANZARO-COSENZA ’84-’85: LE FOTO DELLA CURVA EST
(I puntata)

 

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