giovedì,Marzo 28 2024

Bancarotta, la Guardia di Finanza acquisisce altri documenti di Mimmo Barile

Dopo l’avviso di conclusioni indagini, l’imprenditore nel settore alberghiero Mimmo Barile ha deciso di sottoporsi ad interrogatorio portando con sé e facendoli successivamente acquisire una nuova documentazione che attesterebbe la sua condotta lecita per quanto riguarda l’accusa di bancarotta documentale, contestata dalla Guardia di Finanza di Cosenza. L’interrogatorio è stato condotto proprio dai detective della

Bancarotta, la Guardia di Finanza acquisisce altri documenti di Mimmo Barile

Dopo l’avviso di conclusioni indagini, l’imprenditore nel settore alberghiero Mimmo Barile ha deciso di sottoporsi ad interrogatorio portando con sé e facendoli successivamente acquisire una nuova documentazione che attesterebbe la sua condotta lecita per quanto riguarda l’accusa di bancarotta documentale, contestata dalla Guardia di Finanza di Cosenza.

L’interrogatorio è stato condotto proprio dai detective della Finanza che, coordinati dal pubblico ministero Donatella Donato, avevano ricostruito i rapporti tra Mimmo Barile e suo fratello, anch’esso indagato, nell’ambito di un accertamento che riguardava anche la società spagnola “Tincson”, per la quale il gip di Cosenza – dopo aver preso visione delle indagini difensive svolte dagli avvocati Roberto Le Pera, Francesco Gelsomino e Giuseppina Carricato – ha concluso per l’estraneità ai fatti contestati di Barile, visto che quest’ultimo non era più amministratore della società finita nel mirino degli inquirenti cosentini. Eccezione difensiva accolta in pieno che aveva portato alla scarcerazione del principale indagato.

Dunque nuovi documenti e nuove ricostruzioni difensive per fare ancora una volta luce su una vicenda che con il passare dei mesi sembra essere meno fosca rispetto al periodo della notifica dell’ordinanza di custodia cautelare. (a. a.)

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