giovedì,Marzo 28 2024

San Lorenzo del Vallo, bancarotta fraudolenta: scarcerato l’imprenditore di Altomonte

Il Tribunale della libertà di Catanzaro ha accolto, in punto di esigenze cautelari, i riesami personali dei coniugi di Altomonte, difesi dall’avvocato Eugenio Naccarato del foro di Cosenza e Luigi Muraca del foro di Lamezia Terme, disponendo per il marito M.B. la riforma del provvedimento cautelare sostituendo gli arresti domiciliari con il divieto di dimora

San Lorenzo del Vallo, bancarotta fraudolenta: scarcerato l’imprenditore di Altomonte

Il Tribunale della libertà di Catanzaro ha accolto, in punto di esigenze cautelari, i riesami personali dei coniugi di Altomonte, difesi dall’avvocato Eugenio Naccarato del foro di Cosenza e Luigi Muraca del foro di Lamezia Terme, disponendo per il marito M.B. la riforma del provvedimento cautelare sostituendo gli arresti domiciliari con il divieto di dimora nel Comune di San Lorenzo del Vallo, e per la moglie A. B. l’annullamento proprio dell’ordinanza e dichiarando quindi cessata la misura dell’obbligo di firma.

I due arresti erano stati eseguiti nei giorni scorsi dalla procura di Castrovillari, su ordine del gip, a seguito delle indagini effettuate dalla Guardia di Finanza, che dall’analisi della documentazione reperita nel corso dell’inchiesta e dalle perquisizioni, avrebbe scoperto gravi indizi di frode in capo all’amministratore della società fallita, e ad altra persona con lui concorrente nei reati contestati.

Di fatto, l’amministratore della società in dissesto economico, mediante artifizi documentali e contabili, nonché attraverso la presentazione di falsi bilanci, avrebbe trasferito fraudolentemente la gran parte dei beni dell’impresa ad una nuova società amministrata dal concorrente nel reato – a tutt’oggi operante nel settore dello smaltimento dei rifiuti – e che era stata da loro stessi creata nella stessa sede.

In particolare, mediante l’espediente dell’aggiornamento degli atti catastali ad opera della complice, moglie e amministratore della nuova società, avrebbero accatastato a favore di quest’ultima, a titolo di proprietà, un intero complesso aziendale composto da capannone industriale, uffici, alloggi e macchinari.

Tuttavia, la difesa intende dimostrare anche attraverso consulenze tecniche di parte la regolarità delle operazioni oggi contestate. (a. a.)

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