Prendocasa: «Il Ponte di Calatrava opera inutile». E annuncia una manifestazione
ll Comitato Prendocasa Cosenza sottolinea: «E’ stato costruito utilizzando oltre 6 milioni dei fondi ex Gescal, destinati alla costruzione e alla manutenzione della case popolari». ll Comitato Prendocasa Cosenza invita ad una mobilitazione cittadina per venerdì 26 gennaio, giorno in cui verrà inaugurato il Ponte di Calatrava. Il concentramento è previsto alle ore 17 all’esterno dell’Hotel
ll Comitato Prendocasa Cosenza sottolinea: «E’ stato costruito utilizzando oltre 6 milioni dei fondi ex Gescal, destinati alla costruzione e alla manutenzione della case popolari».
ll Comitato Prendocasa Cosenza invita ad una mobilitazione cittadina per venerdì 26 gennaio, giorno in cui verrà inaugurato il Ponte di Calatrava. Il concentramento è previsto alle ore 17 all’esterno dell’Hotel Centrale, occupato lo scorso 30 dicembre.
«Il Ponte di Calatrava è un’opera inutile, che darà il via ad una nuova fase di speculazione edilizia e che non risponde a nessun bisogno reale di chi vive il territorio, la beffa sta nel fatto che è stato costruito utilizzando oltre 6 milioni dei fondi ex Gescal (GEStione CAse Lavoratori), frutto di trattenute sugli stipendi dei lavoratori, destinati alla costruzione e alla manutenzione della case popolari – scrive il comitato cittadino che lotta contro l’emergenza abitativa a Cosenza – Non riuscite a pagare l’affitto ? siete sotto sfratto ? siete in graduatoria da tanti anni ? il vostro alloggio Aterp è pericolante e senza manutenzione ? i soldi per risolvere queste importanti problematiche c’erano ma sono stati utilizzati per costruire il Ponte di Calatrava».
Prendocasa Cosenza aggiunge: «L’ennesimo atto di immoralità e vergogna delle istituzioni regionali e comunali che si sono succedute negli ultimi 30 anni, da destra a sinistra. Le leggi che hanno permesso ciò risalgono agli anni 1993, 2000, 2005. La giunta Occhiuto ha rispolverato la possibilità di costruire quest’opera ideata da Mancini ed avviata dalla, ora occhiutana Catizone. Ed oggi spende ulteriori soldi per una faraonica inaugurazione».
«In una città in cui disagio sociale e povertà aumentano costantemente – chiude Prendocasa – centinaia di famiglie vivono il dramma dell’emergenza abitativa e il centro storico è totalmente abbandonato al degrado, nessuna risposta viene data ai cittadini. Davanti a questo scempio non possiamo rimanere in silenzio o chinare la testa. La Regione Calabria non può più nascondersi o continuare a prendere in giro i calabresi».