venerdì,Gennaio 17 2025

Spezzano Sila, politici e operatori del settore sostengono i consultori familiari

Ha i contorni di un incontro già operativo il confronto pubblico promosso da www_lacalabriavistadalledonne e dal comitato Pari Opportunità del Comune di Spezzano Sila che si è svolto in un’ala del convento di San Francesco di Paola del paese presilano. Da questa sala strapiena parte un movimento di opinione che coinvolge associazioni e operatori impegnati

Spezzano Sila, politici e operatori del settore sostengono i consultori familiari

Ha i contorni di un incontro già operativo il confronto pubblico promosso da www_lacalabriavistadalledonne e dal comitato Pari Opportunità del Comune di Spezzano Sila che si è svolto in un’ala del convento di San Francesco di Paola del paese presilano.

Da questa sala strapiena parte un movimento di opinione che coinvolge associazioni e operatori impegnati a dare un futuro ai consultori familiari. L’avvio di un tavolo tecnico interdipartimentale non è una promessa, ma ha già step definiti: innanzitutto un incontro con le direzioni delle Asp per avere un quadro preciso del personale che lavora nei consultori familiari e stabilire di quante professionalità siano deficitari. Il passo successivo sarà chiedere ai direttori generali territoriali di sottoporre ai vertici regionali i bisogni emergenti e gli organici sottodimensionati.

«E’ un’occasione per affermare il diritto ad una sanità di qualità per tutte le donne» ha affermato Bianca Rende, delegata regionale di www_lacalabriavistadalledonne. «I consultori familiari – ha aggiunto – sono un presidio di ascolto e di mediazione, un luogo in cui i bisogni, in particolare quelli delle donne, trovano ascolto e accoglienza in modo assolutamente gratuito e democratico. Quella per il futuro dei consultori è dunque una battaglia di democrazia che dobbiamo vincere».

Da una parte la cronica mancanza di personale, la strumentazione obsoleta, i locali inadeguati, i tagli alla spesa sanitaria che fanno precipitare i consultori agli ultimi posti della classifica delle priorità. Dall’altra, i numeri e le storie che raccontano cosa sono e cosa rappresentano, l’impegno degli operatori, la necessità di continuare a dare delle risposte ad un’utenza che non ha mai smesso di averne bisogno.

«Il buon funzionamento dei consultori – ha affermato Maria Cristina Guido, di Www e presidente della commissione pari opportunità del Comune di Spezzano Sila – è un tema che ha radici profonde: in quegli anni ‘70 che, grazie alla tenacia delle donne, hanno dato vita alla Riforma del Diritto di Famiglia, alla legge sul divorzio, sull’interruzione di gravidanze e appunto alla legge sull’istituzione dei consultori. Sui diritti acquisiti non dobbiamo abbassare la guardia: i consultori devono essere implementati e dotati di personale e attrezzature adeguate. Da stasera parte il tentativo di ridurre l’effetto nefasto dei tagli; da stasera parte un movimento di uomini e donne consapevoli che non vogliono tornare indietro».

«Welfare di prossimità, antenne sul territorio, i consultori svolgono un ruolo fondamentale ed è per questo che vanno tutelati e potenziati» ha scritto Stefania Covello, assente per impegni istituzionali, in un messaggio recapitato alle organizzatrici. Prevenzione e cura, ma non solo. I consultori familiari sono un punto di riferimento per il Tribunale dei Minori, «in Calabria ci sono mille bambini nelle case famiglie e ce ne occupiamo noi» ha sottolineato Serafina Lavigna che è stata responsabile del coordinamento psicosociale dei consultori Asp 4. «Abbiamo un patrimonio enorme da difendere – ha detto snocciolando le attività dei consultori – ma ci scontriamo quotidianamente con enormi problemi, tra questi il mancato rinnovamento del personale».

Una questione che Nicola D’Angelo, coordinatore dei consultori familiari dell’Asp 4,  ha supportato con i dati: «L’età media degli operatori che lavorano nei consultori si aggira intorno ai 55 anni, ci sono venti pensionamenti in vista e non sono previste altre assunzioni». E’ stato proprio D’Angelo a sottolineare il ruolo fondamentale che il settore delle politiche sociali deve avere nel futuro dei consultori. «Gestiamo centinaia di casi di disagio giovanile, un fenomeno destinato ad aumentare vertiginosamente. Una montagna che è tutta sulle nostre spalle. Perché allora non integrare al nostro lavoro quello delle equipe psico.-pedagogiche? Psicologi e assistenti sociali – ha detto – possono garantire lo spirito del consultori, quello di sostegno alla famiglia».

Dopo l’intensa disamina di Mariangela Martirani, psicologa dei consultori Esaro-Pollino che ha illustrato tutte le attività svolte dai consultori sul territorio dell’Asp4, è toccato alla parlamentare Pd Enza Bruno Bossio mettere insieme in maniera pragmatica le sollecitazioni arrivate nel corso del dibattito. «Al di là dei numeri – ha detto – è necessario che i consultori familiari restino attivi e anzi vengano implementati. Con quali risorse? Non necessariamente quelle della sanità. Apriamo un tavolo regionale subito, per iniziativa della Commissione del Consiglio regionale competente, un tavolo che metta insieme i due Dipartimenti, della salute e del welfare, con le associazioni impegnate sul territorio su queste tematiche».

Sulla stessa linea la consigliera regionale Wanda Ferro, “Investire nei consultori deve essere una priorità – ha affermato – ed è il momento di denunciare le cose che non vanno per poterle cambiare. Dobbiamo garantire il futuro dei consultori facendo fronte comune». Michele Mirabello, presidente della Commissione Sanità della Regione Calabria, ha appoggiato la proposta di un tavolo interdipartimentale, «lo stato delle casse della sanità calabrese non permette investimenti – ha detto – e allora è necessario puntare a recuperare risorse sul terreno delle politiche sociali».

Oltre venti le associazioni di donne attive sul territorio cosentino a sostegno del progetto di rilancio dei consultori familiari che sarà sottoposto alla Regione Calabria: Centro Antiviolenza Lanzino; Giardini di Eva; Med Mediterranea; Mammachemamme; Noi; Bambi; Tribunale del malato; Asit; Fidapa Rende; Fidapa Cosenza, Fidapa Amantea; Soroptimist International club Cosenza; Insieme per crescere; Fondazione Lilli; Gocce di mamma; Le mamme di Gaia; Tagesmutter “I nidi delle mamme”; Adisco Onlus Cosenza; Le mamme di Gaia, Inner Wheel Cosenza; Movimento Presila Unita; Xénia; Cpo Ordine degli Architetti Cosenza; LeManiNelDomani; Cepedu, Associazione Calabrese Educatori e pedagogisti; Centro women studies Milly Villa.

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