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ELEZIONI POLITICHE 2018 | Voto in Calabria: nel 2013 la Lega Nord era allo 0,2%. Oggi sbanca…

In attesa dei dati definitivi, vediamo com’è cambiato il voto rispetto a cinque anni. Nel 2013 si votava con un’altra legge elettorale che non prevedeva i collegi uninominali, ma i numeri sono comunque indicativi per capire il messaggio politico che la Calabria manda all’intero Paese. Si può dire, senza timore di essere smentiti, che finisce

ELEZIONI POLITICHE 2018 | Voto in Calabria: nel 2013 la Lega Nord era allo 0,2%. Oggi sbanca…

In attesa dei dati definitivi, vediamo com’è cambiato il voto rispetto a cinque anni. Nel 2013 si votava con un’altra legge elettorale che non prevedeva i collegi uninominali, ma i numeri sono comunque indicativi per capire il messaggio politico che la Calabria manda all’intero Paese. Si può dire, senza timore di essere smentiti, che finisce l’esperienza per i politici di lungo corso e inizia una nuova fase. A tinte gialle.

LEGA NORD. Sorprende e non poco il risultato della Lega di Matteo Salvini che, nei fatti, è il partito che aumenta di più rispetto alle ultime Politiche. Passa dal 4% al 18, quasi 19%, conquistando la leadership nel centrodestra. E in Calabria? Nella nostra regione il movimento politico nordista quintuplica i voti in tutte le province calabresi. Passa dallo 0,23% al 5,92% (che potrebbe diventare anche 6% tondo tondo). Identico risultato al Senato. Una vittoria nella vittoria. Un segnale di cambiamento che i calabresi, evidentemente, hanno ritenuto positivo per un futuro migliore.

FORZA ITALIA. Il partito creato da Silvio Berlusconi, visti i dati delle ultime ore, sembra sul viale del tramonto. O comunque necessita di una profonda riforma al suo interno.In Calabria il dato del 2013 è distante da quello attuale. Infatti cinque anni fa il Popolo delle Libertà prendeva alla Camera il 23,8%, mentre al Senato il 26,16%. Oggi invece il dato parziale, ma ormai consolidato, è il seguente: 21,85% al Senato (meno 5%), mentre alla Camera si attesta intorno 20,4%. Un calo evidente che avrà ripercussioni sul coordinamento regionale e sulla candidatura alla Regione Calabria. Argomento che tratteremo in un secondo momento.

PD. Nonostante i toni (quasi) trionfalistici di Matteo Renzi, che nel suo percorso di campagna elettorale ha dimenticato l’esistenza della Calabria, i suoi colleghi sprofondano in un misero 14,3%. Un disastro storico, l’apoteosi al contrario rispetto ai CinqueStelle. Il dato citato fa riferimento alle proiezioni della Camera. Cambia di poco al Senato, dove il Pd ottiene complessivamente il 14,5%. Altra debacle. Nel 2013 invece i numeri erano pesanti e significativi. Alla Camera i democrat avevano preso il 22,37%, mentre al Senato il 23,31%. Una differenza netta di consenso che dovrebbe far rimettere il mandato immediatamente al segretario regionale Magorno.

MOVIMENTO CINQUE STELLE. La marea gialla invade la Calabria. I CinqueStelle sfondano in quasi tutta la Regione, anche se alcuni collegi dovrebbero andare al centrodestra. Ma il voto di lista è impressionante. Nel 2013, i pentastellati raccoglievano il 24,85% alla Camera mentre al Senato scendevano al 22,21%. Oggi la storia dice che il candidato premier Luigi Di Maio ha trovato terreno fertile ovunque. Su base regionale il M5S ottiene il 43,14% al Senato e il 42,88% alla Camera. Numeri da capogiro.

 

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