giovedì,Marzo 28 2024

ELEZIONI POLITICHE 2018 | L’ipocrisia nel Pd e le dimissioni (rinviate) di Magorno

In un Paese normale se un politico colleziona sfaceli elettorali uno dietro l’altro, dovrebbe rassegnare le dimissioni all’istante. Ma in Italia, si sa, le cose vanno in modo diverso. E così in Calabria c’è il segretario regionale del terzo partito italiano che non intende metterci la faccia neanche davanti alle dimissioni (fake) di Matteo Renzi.

ELEZIONI POLITICHE 2018 | L’ipocrisia nel Pd e le dimissioni (rinviate) di Magorno

In un Paese normale se un politico colleziona sfaceli elettorali uno dietro l’altro, dovrebbe rassegnare le dimissioni all’istante. Ma in Italia, si sa, le cose vanno in modo diverso. E così in Calabria c’è il segretario regionale del terzo partito italiano che non intende metterci la faccia neanche davanti alle dimissioni (fake) di Matteo Renzi. Annunciate, ma rinviate. 

Lo abbiamo ripetuto più volte: il Pd in Calabria non ha un’anima e ognuno fa quel che gli pare. E’ diviso in fazioni, tutte contrapposte tra loro e, cosa più grave, regna l’ipocrisia. C’è chi si lava le mani dalla disfatta elettorale, vedi Carlo Guccione (più impegnato ad attaccare Occhiuto invece di portare avanti il programma del Pd), e c’è chi si nasconde dietro un angolo per poi sbucare all’improvviso quando le acque si sono calmate.

Tutti contro Magorno e Oliverio, ma le colpe dovrebbero essere equamente divise tra chi non ha alcun contatto con il territorio tra chi non ascolta i veri problemi dei calabresi, curando solo i propri interessi.

Ma c’è di peggio. Ernesto Magorno, ex sindaco di Diamante, comune in cui l’esito referendario era stato totalmente a favore del “No”, ha spiegato ieri pomeriggio nel corso della trasmissione “Lo Sfascio”, condotta dal direttore del Corriere della Calabria, Paolo Pollichieni (e ancor prima al Tgr Calabria), che si dimetterà. Che poi… E lo farà quando Renzi rassegnerà (veramente) le sue dimissioni.

Rasenta quindi il ridicolo il segretario regionale del Pd, ancora una volta unto dal Signore e senatore per i prossimi cinque anni. In Calabria, con questa classe dirigenziale non cambierà mai nulla. Tutti arroccati e soprattutto senza alcuna personalità. Impauriti da un futuro che, molto probabilmente, sarà lontano dalla politica. E lì saranno dolori, per tutti. (a. a.)

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