Braglia e Trocini, altra musica rispetto all’andata. Ma il futuro è tutto da scrivere
Gli allenatori di Cosenza e Rende arrivano al derby con sentimenti diversi rispetto ad un girone fa. Braglia aspetta una chiamata da Guarascio, mentre Trocini saluterà a fine stagione. Giornata numero 17 del girone C di Serie C: Cosenza a caccia di se stesso reduce dal ko di Catanzaro e dal pari interno con la
Gli allenatori di Cosenza e Rende arrivano al derby con sentimenti diversi rispetto ad un girone fa. Braglia aspetta una chiamata da Guarascio, mentre Trocini saluterà a fine stagione.
Giornata numero 17 del girone C di Serie C: Cosenza a caccia di se stesso reduce dal ko di Catanzaro e dal pari interno con la Sicula Leonzio, Rende col vento in poppa e sulle copertine dei giornali quale squadra rivelazione. Braglia era arrivato da un paio di mesi e stentava ad ingranare, Trocini raccoglieva quanto seminato nei mesi passati e attirava le attenzioni di stampa e addetti ai lavori.
IL MOMENTO. Ad un girone di distanza di acqua sotto i ponti ne è passata, ma il Campagnano continua a dividere inesorabilmente il Lorenzon dal Marulla. I Lupi adesso sono proiettati verso il quarto posto sfruttando gli effetti di un 3-5-2 sperimentato proprio nel derby di andata con i cugini, mentre i biancorossi hanno fretta di arrivare in tempo al pit-stop prima dei playoff. Finire la benzina e non presentarsi sulla griglia di partenza degli spareggi promozione non vanificherebbe quanto di buono fatto, ma lascerebbe in dote a Trocini un po’ di rammarico per ciò che sarebbe potuto essere e magari non sarà. Il Cosenza, fin dagli albori del campionato dopo l’interregno di Fontana, ha sempre saputo in cuor suo di dover andare all-in sulla post-season e così sarà: l’appuntamento vero, atteso quasi sette mesi da Braglia, sta arrivando.
IL DERBY. Braglia ha trovato la quadratura del cerchio e non inventerà niente. Gli esperimenti con la difesa a quattro e con il 3-4-3 non hanno sortito gli effetti sperati e ha deciso di non rischiare più niente. Deprimere l’ambiente o scivolare su una buccia di banana è l’ultima cosa che vuole: la certezza è il 3-5-2 e su quello si lavorerà fino alla fine, fermo restando gli accorgimenti da apportare a match in corso. Il 3-5-2 per Trocini è invece un dogma, un altare su cui ha consacrato la propria ascesa. Dopo avere avuto dei calciatori di riferimento per tre/quarti di stagione, sta facendo ruotare gli effettivi a disposizione per distribuire al meglio le forze presenti in organico. Al Marulla, però, giocheranno i titolarissimi. Eccezione fatta per Laaribi squalificato.
IL FUTURO. Per Trocini è già tutto scritto. Il presidente Coscarella lunedì scorso in un’intervista in radio ha sottolineato come sia difficile vederlo ancora alla guida del Rende nel prossimo torneo. Ci sono società importanti sulle sue tracce e al Lorenzon nessuno vuole fare l’egoista. Il successore designato è Francesco Modesto, che domani vivrà un antipasto di derby con la Berretti affrontando i pari età del Cosenza alla Popilbianco nel primo turno dei playoff. Braglia nel frattempo aspetta la chiamata del presidente Guarascio che, a differenza di gennaio dove annunciò un imminente rinnovo, sta vivendo una fase di riflessione estesa anche al ds Trinchera. Saranno decisivi gli spareggi: più i rossoblù faranno strada, più il patron si convincerà a puntare sul tecnico toscano senza perdere ulteriore tempo. (Antonio Clausi)