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Il Cosenza a Palazzo dei Bruzi. Occhiuto e Guarascio: «Non fermiamoci alla B» [FOTO]

Il sindaco Occhiuto ha ricevuto Guarascio e la squadra del Cosenza in comune. Una targa celebrativa è andata anche allo storico presidente della promozione del 1988 Peppino Carratelli. Incontro istituzionale a Palazzo dei Bruzi con la squadra rossoblù, lo staff tecnico, il team manager Marulla e il patron Guarascio come ospiti d’onore. Special guest lo

Il Cosenza a Palazzo dei Bruzi. Occhiuto e Guarascio: «Non fermiamoci alla B» [FOTO]

Il sindaco Occhiuto ha ricevuto Guarascio e la squadra del Cosenza in comune. Una targa celebrativa è andata anche allo storico presidente della promozione del 1988 Peppino Carratelli.

Incontro istituzionale a Palazzo dei Bruzi con la squadra rossoblù, lo staff tecnico, il team manager Marulla e il patron Guarascio come ospiti d’onore. Special guest lo storico presidente della promozione Giuseppe Carratelli a cui è stata consegnata una targa in ricordo di quella storica cavalcata.

Il sindaco Mario Occhiuto, il vicesindaco Jole Santelli e l’assessore Vizza hanno accolto i protagonisti della promozione di oggi, mentre il Cosenza ha omaggiato Carratelli («Sono molto emozionato») con una maglia numero 30, esattamente gli anni trascorsi da quelle notti magiche con Gianni Di Marzio in panchina. Al primo cittadino, invece, la classica casacca di gioco rossoblù.

OCCHIUTO. «Grazie per aver dato a questa città una gioia grandissima – ha detto Mario Occhiuto – Non è solo un traguardo calcistico, per noi significa inclusione sociale. La Serie B avrà ricadute maggiori dell’azione di governo che stiamo portando avanti. Voglio, a nome della città, ringraziare Braglia, Trinchera, Corsi e il resto della squadra. Guarascio è il capo di questa famiglia ed ha tenuto in mano il filo del discorso nel corso del tempo. Nel 2011 entrambi non capivamo nulla di calcio, ma lui ha dimostrato grande serietà e si è fatto apprezzare in lega per il modo in cui gestisce il club. Non dobbiamo fermarci alla Serie B dal punto di vista delle aspettative e sono sicuro che il presidente non lo voglia fare. Anzi, mentre la sera di Pescara ci chiamavano dalla Lega per complimentarsi, lui mi ha confidato di avere altri traguardi. Si è calcolato che il salto di categoria verrà quantificato in 60 milioni euro all’anno in più per il prodotto interno città. Tutto ciò genererà nuovi posti di lavoro per i giovani».

GUARASCIO. «Non era facile, perché dalla C ne salgono soltanto tre e una sola tramite i playoff – ha sottolineato Gurascio – Abbiamo sfidato tutta la categoria nazionale ed abbiamo vinto completando un’impresa. Non siamo stati fortunati, siamo stati bravi sul campo. Questo significa meritocrazia ed è chiaro che dietro al successo c’è un’organizzazione ben delineata dietro. E’ stato straordinario l’entusiasmo della gente e può contribuire allo sviluppo della città». Poi l’annuncio della riconferma del condottiero toscano anche per il prossimo torneo.

BRAGLIA.  «La targa è scritta bene – sorride il tecnico dei Lupi finito nel mirino del Catania – Il merito è tutto dei ragazzi, della società, del mio staff e del direttore. Non ho sassolini da togliermi, io c’ho sempre creduto e la squadra ha attraversato momenti molto difficili».

TRINCHERA.«Difficile trovare una società come il Cosenza – ha sottolineato convinto il ds – Quando mi chiamò Guarascio non mi sembrava vero e mi sono messo sotto col lavoro. Io avevo sensazioni importanti, lo dissi nel giorno della presentazione generando forse troppe aspettative. La gente alla fine ci ha trascinato in B e sono del parere che noi siamo lo spot migliore: senza spendere tanto e con meritocrazia si possono tagliare i giusti traguardi.

SANTELLI. Ha preso la parola anche il vice-sindaco Santelli che  «La grande sfida, vinta, è stata l’invasione dei cosentini a Pescara. Del vostro sogno si è innamorata l’intera città e l’intera provincia. Avete grandi sorrisi, ma anche grandi responsabilità. Se c’è il cuore e l’impegno, i traguardi si raggiungono e voi l’avete fatto».

CORSI. Infine ha parlato anche il capitano Corsi. «Non abbiamo mai mollato, vivendo periodi davvero brutti a livello calcistico – ha detto – Abbiamo reagito cercando di tenere la barra dritta. Quanto realizzato nei playoff è avvenuto solo grazie a quanto avevamo fatto prima. Compro la casa a Cosenza? Dipende da che contratto mi fa la società». (Antonio Clausi) 

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