venerdì,Marzo 29 2024

Rapina a Foggia, il pentito: «Partivamo da Cosenza con auto blindate e kalashinikov»

Era tra coloro i quali componevano il commando criminale che assaltava i furgoni portavalori in Puglia e oggi nel processo che si svolge a Foggia lo ha confermato, fornendo particolari inediti anche se, alcuni di essi, possono andare in contraddizione con il verbale di interrogatorio reso alla Dda di Bari dal pentito Franco Bruzzese. Parliamo

Rapina a Foggia, il pentito: «Partivamo da Cosenza con auto blindate e kalashinikov»

Era tra coloro i quali componevano il commando criminale che assaltava i furgoni portavalori in Puglia e oggi nel processo che si svolge a Foggia lo ha confermato, fornendo particolari inediti anche se, alcuni di essi, possono andare in contraddizione con il verbale di interrogatorio reso alla Dda di Bari dal pentito Franco Bruzzese.

Parliamo di Luciano Impieri, collaboratore di giustizia da pochi mesi, e imputato per rapina aggravata dal metodo mafioso in concorso con Mario Attanasio e Umile Miceli.

L’ex partecipe del gruppo mafioso “Rango-zingari” ha descritto com’era organizzato il clan, all’epoca denominato “Bruni-zingari”, quante persone partivano alla volta della Puglia e quali armi utilizzavano per compiere le rapine.

«Ho partecipato all’associazione mafiosa “Bruni-zingari” col grado di “sgarrista” ed facevo la staffetta nelle rapine in Puglia. Avevamo la base operativa a Canosa di Puglia, che raggiungevamo ogni volta con auto blindate, cariche di kalashnikov e giubbotti anti-proiettile». E ancora: «Ogni qualvolta andavamo a fare le rapine, nelle macchine erano presenti anche i latitanti dell’epoca, ovvero Michele Bruni e Giovanni Abruzzese. Io avevo il compito di recuperare i rapinatori e scappare dal luogo indicato per compiere la rapina. Siamo andati in Puglia almeno 6-7 volte». Sulla presunta partecipazione degli altri due imputati ha riferito che «sia Miceli sia Attanasio erano componenti del commando».

Dal canto suo, Franco Bruzzese, il cui verbale di interrogatorio è stato acquisito dal tribunale collegiale di Foggia, aveva dichiarato nel gennaio del 2018 al pm antimafia Capano della Dda di Bari, che nello specifico non ricordava se gli imputati avessero partecipato alla rapina di Castelluccio di Foggia, confermando tuttavia che il suo gruppo era dedito alle rapine ai blindati in Puglia.

Il processo è stato aggiornato al 18 settembre, giorno in cui si terranno le rispettive discussioni e il tribunale di Foggia emetterà la sentenza di primo grado. Nel collegio difensivo figurano gli avvocati Marcello Manna, Angela D’Elia, Giuseppe Bruno e Antonio Ingrosso. (a. a.)

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