Prostituzione a Bisignano, tre condanne: ecco la sentenza
Condanne pesanti per i tre imputati coinvolti nell’inchiesta della Dda di Catanzaro contro lo sfruttamento della prostituzione a Bisignano. Oggi il tribunale di Cosenza, in composizione collegiale, ha emesso la sentenza di primo grado. Condanne pesanti per i tre imputati coinvolti nell’inchiesta della Dda di Catanzaro contro lo sfruttamento della prostituzione a Bisignano. Oggi il
Condanne pesanti per i tre imputati coinvolti nell’inchiesta della Dda di Catanzaro contro lo sfruttamento della prostituzione a Bisignano. Oggi il tribunale di Cosenza, in composizione collegiale, ha emesso la sentenza di primo grado.
Condanne pesanti per i tre imputati coinvolti nell’inchiesta della Dda di Catanzaro contro lo sfruttamento della prostituzione a Bisignano. Oggi il tribunale di Cosenza, in composizione collegiale, ha emesso la sentenza di primo grado.
Le indagini erano state avviate dalla procura di Cosenza, ma una volta emersi profili di reato, la cui competenza era della Distrettuale antimafia coordinata dal procuratore capo Nicola Gratteri, gli atti sono passati a Catanzaro, dove gli inquirenti, con la collaborazione investigativa dei Carabinieri della Compagnia di Rende, inizialmente avevano ottenuto la misura cautelare per tre soggetti, uno di questi era Francesco Pugliese, per il quale il Riesame prima e la Cassazione poi, avevano escluso i gravi indizi di colpevolezza su tre capi d’accusa.
Le due donne, rispettivamente madre e figlia, sono accusate di sfruttamento della prostituzione, mentre Pugliese deve rispondere di atti sessuali con minori.
Il giovane di Bisignano, difeso dall’avvocato Piergiuseppe Cutrì, è stato condannato a 7 anni di carcere, con il riconoscimento del vizio parziale di mente, e al pagamento di 16mila euro di multa. La richiesta della Dda di Catanzaro era stata di 5 anni di reclusione.
Le due donne invece, per le quali la pubblica accusa aveva invocato una condanna a 7 anni di carcere, sono state riconosciute colpevoli e condannate a 5 anni di carcere. Entrambe sono state assolte per i reati di reclutamento, favoreggiamento e organizzazione del giro di prostituzione. Le assistono gli avvocati Alessandra Mauro e Piefrancesco Iorio. Infine, i tre imputati sono stati condannati al risarcimento del danno in favore delle parti civili costituite. Gli altri imputati avevano patteggiato la pena.
Le motivazioni del tribunale di Cosenza, presieduto dal presidente Francesca De Vuono (giudici a latere Pingitore e Castiglione) saranno depositate entro 90 giorni. Il collegio difensivo annuncia ricorso in appello. (Antonio Alizzi)