La Dda di Catanzaro ottiene il 41bis per Francesco Patitucci
Per effetto della condanna subita nel processo per l’omicidio di Luca Bruni, l’esponente di spicco della cosca “Lanzino” di Cosenza, Francesco Patitucci dovrà scontare le condanne per le quali è rinchiuso nel carcere di Viterbo, in regime di carcere duro. A firmare il decreto, su proposta dei carabinieri del Comando Provinciale di Cosenza e della
Per effetto della condanna subita nel processo per l’omicidio di Luca Bruni, l’esponente di spicco della cosca “Lanzino” di Cosenza, Francesco Patitucci dovrà scontare le condanne per le quali è rinchiuso nel carcere di Viterbo, in regime di carcere duro.
A firmare il decreto, su proposta dei carabinieri del Comando Provinciale di Cosenza e della Dda di Catanzaro, è stato il nuovo ministro della Giustizia Alfonso Bonafede.
Il provvedimento, relativo alla norma dell’ordinamento penitenziario, è stato notificato due settimane fa a Patitucci. Quest’ultimo, condannato a 30 anni col rito abbreviato per essere uno dei presunti mandanti dell’assassinio dell’ultimo boss della dinastia dei “Bella bella”, si è sempre professato innocente, affermando di avere avuto anche rapporti di amicizia con il fratello di Luca, Michele e che non si sarebbe mai sognato di ucciderlo.
Patitucci fu arrestato nel febbraio del 2016 dai carabinieri della Compagnia di Rende, dopo essere stato trovato in possesso di una pistola, occultata all’interno dell’auto sulla quale viaggiava in direzione Cosenza.
A suo carico vi sono diversi procedimenti, tipo il duplice omicidio Lenti-Gigliotti, la prima condanna del processo “Vulpes” e dell’inchiesta “Laqueo”. (a. a.)