Comitato per il ponte di Celico, «da Anas pretendiamo la verità»
La comunità presilana, ormai, da decenni ha a che fare con la questione del ponte Cannavino. I crolli susseguitisi negli ultimi anni, ultimo il viadotto Morandi di Genova, contribuiscono ad aumentare la preoccupazione sulla struttura viaria, che tiene legati, effettivamente, la sponda ionica con quella tirrenica. Nella prossima primavera Anas ha reso noti i lavori
La comunità presilana, ormai, da decenni ha a che fare con la questione del ponte Cannavino. I crolli susseguitisi negli ultimi anni, ultimo il viadotto Morandi di Genova, contribuiscono ad aumentare la preoccupazione sulla struttura viaria, che tiene legati, effettivamente, la sponda ionica con quella tirrenica.
Nella prossima primavera Anas ha reso noti i lavori di “adeguamento anti-sismico” della struttura. Nel corso di una partecipata riunione, tenutasi ieri presso la biblioteca comunale “Giuseppe Marinaro” del comune di Celico, è sorto un comitato spontaneo formato da esponenti delle istituzioni presilani, cittadini comuni e, soprattutto, come si è ribadito nel corso del dibattito, di tecnici esperti del settore infrastrutturale. Hanno aderito, oltre al primo cittadino di Celico Antonio Falcone, i sindaci dei comuni limitrofi: Salvatore Monaco (Spezzano Sila), Nuccio Martire (Casali del Manco) e Felice D’Alessandro (Rovito). Verso la fine hanno raggiunto il posto, anche, il consigliere regionale Giuseppe Giudiceandrea e il segretario provinciale del Pd Luigi Guglielmelli.
«Noi pretendiamo da parte di Anas – afferma in apertura il sindaco Falcone (disponibile l’intervista video) informazioni precise e tempi certi sulla viabilità alternativa. Non vogliamo ulteriori prese in giro. A breve il ponte Cannavino sarà interessato da lavori che apporteranno un costo di 4 milioni di euro. Francamente siamo perplessi al riguardo. Questa sera dobbiamo decidere come agire, noi amministratori abbiamo bisogno del vostro aiuto», dice rivolgendosi ai cittadini.
Nel pubblico erano presenti, anche, ingegneri i quali non hanno mancato di esporre il proprio punto di vista “tecnico”. Ha detto Angela Papaianni, strutturalista: «dobbiamo conoscere il coefficiente di sicurezza del ponte. Il comitato è un soggetto fondamentale. I 4 milioni di euro – sottolinea – non sono sufficienti per l’adeguamento globale del ponte. Per questo motivo che il comitato deve essere formato, anche, da profili tecnici». Un’architetta ha puntualizzato: «dobbiamo conoscere la tipologia dei lavori che saranno eseguiti sul ponte. Il problema va risolto definitivamente, non apportando soluzioni tamponi e isolate. Poi c’è il discorso legato alla tempistica. In teoria si parla di 8 mesi, ma sappiamo come funzionano i lavori in Italia».
L’assemblea, immediatamente dalle prime battute, si è incanalata nel percorso della costituzione del comitato tale da portare avanti iniziative, proposte, sul caso del viadotto, nelle sedi competenti. Tutti gli interventi sono stati degli spunti per stilare una serie di obiettivi da raggiungere. Una precisazione la fa il sindaco D’Alessandro: «Il comitato deve unicamente essere concentrato su un unico obiettivo. I sindaci porteranno avanti le istanze. Le figure tecniche sono necessarie, noi (rivolgendosi agli altri amministratori) siamo pronti con una delibera a finanziare congiuntamente queste persone. Oggettivamente lo stato delle cose è molto confuso. I tempi sono quadruplicati. Alcune aziende ritengono opportuno pagare la penale, ma allungare i lavori».
Il comitato si presenta come soggetto apartitico. Infatti, hanno offerto la propria collaborazione i dirigenti locali del Movimento 5 Stelle. «Proponiamo – afferma un’esponente – una riduzione dei contributi per i commercianti che soffrono particolarmente la chiusura del ponte. In più la Regione deve creare un fondo». «A tal proposito interloquiamo, anche, con il ministero per avere una sinergia tra stato e regione. Noi vogliamo delle garanzie su questo ponte», osserva Salvatore Monaco. Un signore ha segnalato i problemi della strada sottostante il ponte: «occorre riprendere il vecchio tracciato della 107 e soprattutto salvaguardare quei ponti della strada che passano sotto il Cannavino».
Manlio Caligiuri, consigliere di opposizione al comune di Celico dei Cinque Stelle, ha segnalato che alcuni commercianti hanno dovuto aprirsi un mutuo per respirare dai debiti. Inoltre ha aggiunto: «Anas deve essere più chiara nelle comunicazioni. I lavori dello scorso anno sono stati infausti. Ci sono troppe domande senza le rispettive risposte. Lanciamo una proposta di indire una riunione pubblica con i dirigenti di Anas Calabria». Infatti, la questione relativa alle comunicazioni tiene banco nella platea. Infatti, tra una voce ed un’altra, un signore ha rivendicato: «vogliamo più trasparenza e informazioni. Lo scorso anno non abbiamo saputo nulla inerenti ai lavori».
Una provocazione la lancia D’Alessandro: «Anas deve darci risposte sulla viabilità alternativa prima di programmare gli interventi sul ponte. Altrimenti impongo la ztl». Risponde a ruota Falcone: «Noi dobbiamo collaborare. Purtroppo non si può avere la botte piena e la moglie ubriaca». Chiusura di Nuccio Martire: «L’amministratore ha bisogno di verità e certezze. Occorre che da questa sera si deve uscire con una richiesta all’Anas che c’è un gruppo di amministratori, cittadini, tecnici del settore che è pronta ad interloquire con i suoi dirigenti». (Giulio Cava)