giovedì,Gennaio 16 2025

Minacciò di morte il fratello, assolto dalla Corte d’Appello di Catanzaro

Aveva minacciato di morte il fratello con un coltello, ma dopo due gradi di giudizio l’imputato, M. F., è riuscito ad ottenere una sentenza assolutoria per tenuità del fatto, anche grazie alle dichiarazioni rese in dibattimento dalla vittima, ossia il fratello, che aveva ridimensionato il caso, spiegando che non credeva che lo avrebbe ucciso. Una

Minacciò di morte il fratello, assolto dalla Corte d’Appello di Catanzaro

Aveva minacciato di morte il fratello con un coltello, ma dopo due gradi di giudizio l’imputato, M. F., è riuscito ad ottenere una sentenza assolutoria per tenuità del fatto, anche grazie alle dichiarazioni rese in dibattimento dalla vittima, ossia il fratello, che aveva ridimensionato il caso, spiegando che non credeva che lo avrebbe ucciso.

Una riqualificazione del capo d’accusa da minaccia aggravata a minaccia semplice che, tuttavia, in primo grado non evitò all’imputato una condanna a 2400 euro. Ma la Corte d’Appello di Catanzaro, oltre a dichiarare prescritti i reati di guida in stato d’ebbrezza e porto abusivo d’armi, lo hanno assolto per tenuità del fatto come richiesto dagli avvocati difensori Francesca Emilia Aceto e Antonello Calvelli. (a. a.)

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