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Rende al settimo cielo nel giorno dei 50 anni del club: Vibonese ko

Il Rende si riprende lo scettro di regina del girone c della terza serie, al termine di una partita dove non è stato complessivamente semplice bucare la difesa rossoblu della Vibonese. Da una parte gli ospiti si sono presentati ordinati, ma più che altro l’attacco rendese peccava di precisione sottoporta, considerato il fatto che la

Rende al settimo cielo nel giorno dei 50 anni del club: Vibonese ko

Il Rende si riprende lo scettro di regina del girone c della terza serie, al termine di una partita dove non è stato complessivamente semplice bucare la difesa rossoblu della Vibonese. Da una parte gli ospiti si sono presentati ordinati, ma più che altro l’attacco rendese peccava di precisione sottoporta, considerato il fatto che la retroguardia di Orlandi traballava enormemente nei traversoni laterali.

La squadra di Modesto, com’è nel suo Dna, ha dettato lo spartito per tutti i 90 minuti, salvo qualche occasione di lieve sbandamento dove la Vibonese ha prodotto le principali e pericolose azioni. Mostrarsi attendisti e colpire alla prima distrazione avversaria, è stato il modo con cui gli ospiti hanno preparato la partita. D’altronde i rossoblù si limitavano per lo più nel tentare le conclusioni dalla lunga distanza. I padroni di casa danzavano sulle corsie, con le sovrapposizioni degli esterni e dei difensori laterali, che con le ali d’attacco creavano superiorità numerica in una zona delicata per i piani biancorossi. Però, la Vibonese riusciva, con i tre calciatori della mediana, a limitare le iniziative di manovra di Franco e Awua, mentre Bubas, Melillo e in misura minore Taurino, in un primo momento, aggredivano i difensori di casa per impedire il parto del gioco.

Ci sono voluti 66 minuti per il Rende nel trovare la fatidica marcatura della vittoria. Goal arrivato da un intelligente studio di Rossini, abile, spalle alla porta, di proteggere il pallone e, contestualmente, servire la testa di Franco Vivacqua. Una rete che vale il Rende un’altra settimana al di sopra di tutti.

Partita speciale per il Rende che commemora i suoi primi 50 anni di esistenza nel mondo del calcio. A tal proposito la squadra veste una maglia celebrativa, che verrà indossata solo per questa gara. Una casacca intermente bianca, con la dicitura del numero 50 (lo zero è lo stemma del Rende) e il simbolo della squadra in rosso. Al termine dei 90 minuti le maglie verranno messe all’asta ed il ricavato sarà devoluto all’Associazione italiana contro le leucemie.

CRONACA. Modesto conferma gli stessi calciatori da una serie di partite a questa parte, mentre Orlandi rinuncia a Scaccabarozzi, schierando la coppia trequartista Taurino-Melillo a sostegno dell’unica punta Bubas.

Orlandi sa bene che per ostacolare il Rende, occorre bloccare il suo gioco alla fonte. La Vibonese si presenta al “Lorenzon” molto ordinata, con la punta Bubas e i trequartisti Melillo e Taurino che si prodigano a pressare alto i portatori di palla avversari, dato che la squadra di casa imposta da dietro con l’iniziativa o di Germinio o di Sabato. I padroni di casa svolgono la loro parte come sempre: ovvero prendere l’iniziativa del gioco. Nei primi 20 minuti, gli acuti biancorossi non sono così letali da far male a Mengoni (impensierito solo una volta da un destro di Rossini), che si affida ad un centrocampo con la funzione di deterrente e una difesa, che soffre sui traversoni di Blaze e Viteritti. E’ il metodo, quello delle progressioni laterali e i cross verso il centro dell’area di rigore vibonese (si annoverano circa 10 tentativi), che crea i principali patemi agli uomini di Orlandi. Ai dirimpettai di Modesto è mancato soltanto l’ultimo colpetto, decisivo, per raccogliere qualcosa di concreto.

Per 30 minuti è un senso unico Rende, ma alla mezz’ora esatta, Bubas, della Vibonese, sfiora l’eurogol: botta di prima intenzione con il sinistro da fuori area, approfittando dell’inesatta posizione di Savelloni, ma il pallone termina a lato. Pronta la risposta biancorossa al 33′. Punizione di Laaribi dal limite, palla troppo alta per impensierire realmente Mengoni. Se il Rende allenta leggermente la tensione offensiva, riecco ancora Bubas a riprovarci dalla distanza. L’attaccante argentino prende gusto nelle conclusioni dalla lunga distanza. C’è, comunque, da puntualizzare che l’azione è nata dal recupero palla dello stesso centravanti ai danni di Franco. Il contatto, che ha visto a terra dolorante il centrocampista rendese, è stato giudicato corretto dal signor Cipriani. Tornando alla cronaca, i rossoblu continuano a giovare del calo biancorosso. Questa volta al 38′, di nuovo da fuori area, è Prezioso a provare la conclusione, ma il pallone va sul fondo. E quasi quasi la Vibonese rischia di trovare il goal del vantaggio in due circostanze. Al 43′ Savelloni controlla male un cross di Prezioso, lì vicino Bubas prova a concludere in spaccato, ma il tiro sorvola lo specchio di porta e termina sul fondo. Al 45′ punizione di Tito, il suo tiro sfiora il palo alla sinistra di Savelloni.

 Il secondo tempo viene inaugurato dalla botta di Rossini, che viene respinta da Mengoni ma il pallone era già al di là della linea di fondo campo. Come poco prima, è il Rende a fare la partite, senza però, raccogliere frutti. Un’altra incursione terminata a mani vuoti è quella protrattasi al 10’st. Vivacqua calcia al volo un cross dalla destra, Mengoni è piazzato bene e rinvia in corner. Dopo 12′, nei quali si sono intervallati più che altro tentativi rossoblu dalla distanza, il Rende arriva al capolinea del campo, la rete. Azione di contropiede. In area di rigore Rossini, spalle alla porta, crossa per l’accorrente Vivacqua e il goal del vantaggio.

Orlandi, alla cui squadra hanno al 28′ annullato un gol per fuorigioco, si gioca la carta Scaccabarozzi, entrato al posto di Collodel. La Vibonese si predispone in un 4-4-2 con il neoentrato a fare da esterno. Il primo risultato è un tiro, ancora, da fuori di Melillo, ma il pallone termina a lato.  Ed è anche l’unico. La partita si appiattisce e al 41′ Godano, subentrato al posto di Laaribi, sfiora il raddoppio, bravo Mengoni nel parare in tuffo. Al 44′ Savelloni sventa un’azione pericolosa di Taurino. Vince il Rende. Primo posto riconquistato. (Giulio Cava)

RENDE (3-4-3): Savelloni 6,5; Germinio 6, Minelli 6, Sabato 6,5; Viteritti 6,5 (34′ st Galli sv), Franco 6 (35′ st Cipolla sv), Awua 6,5, Blaze 6 (46′ st Calvaense sv); Laaribi 6 (35′ st Godano sv), Rossini 7, Vivacqua 7. A disp.: Borsellini, Palermo, Maddaloni, Sanzone, Di Giorno, Godano, Crusco. All.: Modesto 6,5.

VIBONESE (4-3-2-1): Mengoni 6,5; Finizio 6, Camilleri 5,5, Malberti 5,5, Tito 6; Collodel 6 (31′ st Scaccabarozzi sv), Obodo 6, Prezioso 6; Taurino 5, Melillo 5,5 (42′ st Altobello sv); Bubas 6. A disp.: Viscovo, Franchino, Ciani, Ciotti, De Carolis, Donnarumma, Maciucca. All.: Orlandi 5,5.

MARCATORI: 22′ st Vivacqua

ARBITRO: Cipriani di Empoli

NOTE. Campo in buone condizioni di gioco. Presenti allo stadio delegazioni di scuole calcio di tutta la provincia di Cosenza per il 50esimo anniversario della nascita del Rende Calcio. Annullato goal alla Vibonese al 28′ st per fuorigioco. Spettatori: 914 presenze totali e un incasso di 6287 euro. Folta la rappresentanza ospite. Angoli: 8-0 per il Rende. Ammoniti: Vivacqua (R), Malberti, Camilleri (V). Recupero: 2′ pt – 4′ st.

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