domenica,Ottobre 13 2024

‘Ndrangheta e mafia albanese, accordi già noti dal 2015

Ieri sera il procuratore di Catanzaro ha rilasciato un’intervista al giornalista televisivo Corrado Formigli, conduttore di “Piazza Pulita” in onda su La7. Il magistrato reggino ha parlato degli accordi tra ‘ndrangheta e mafia albanese. Una storia già nota dal 2015 quando la Dda di Catanzaro, all’epoca coordinata da Vincenzo Antonio Lombardo, fece scattare un blitz

‘Ndrangheta e mafia albanese, accordi già noti dal 2015

Ieri sera il procuratore di Catanzaro ha rilasciato un’intervista al giornalista televisivo Corrado Formigli, conduttore di “Piazza Pulita” in onda su La7.

Il magistrato reggino ha parlato degli accordi tra ‘ndrangheta e mafia albanese. Una storia già nota dal 2015 quando la Dda di Catanzaro, all’epoca coordinata da Vincenzo Antonio Lombardo, fece scattare un blitz nel cuore di Cassano all’Jonio, precisamente nel quartiere “Timpone Rosso” di Lauropoli, arrestando presunti esponenti del clan “Abbruzzese”, leader nel traffico di stupefacenti.

L’indagine “Gentleman” e gli accordi tra i calabresi e gli albanesi

I reparti speciali della Guardia di Finanza, coordinati dal procuratore aggiunto Vincenzo Luberto, avevano messo gli occhi sul clan degli “zingari” che faceva affari con un gruppo di albanesi, trafficanti di droga. Teorema accusatorio confermato anche in sede di giudizio, con raffiche di condanne per il reato di associazione a delinquere finalizzata al narcotraffico. Cadde, però, l’associazione mafiosa.

'Ndrangheta e mafia albanese, accordi già noti dal 2015

Cosa ha detto Gratteri nell’intervista a Piazza Pulita?

«La ‘ndrangheta dal 1990 in poi è stata sottovalutata. Cosa Nostra aveva deciso di fare la guerra allo Stato, mentre i calabresi non avevano unitariamente appoggiato il progetto stragistra. In alcuni casi, la ‘ndrangheta compì omicidi, ma non tutti erano d’accordo. Preferivano mantenere un rapporto diretto con le istituzioni con cui stringere patti e trarre vantaggi. Infatti 50 anni fa le famiglie di ‘ndrangheta mandarono i loro broker nella foresta Amazzonica per trattare con i narcotrafficanti.

QUI L’INTERVISTA INTEGRALE [VIDEO]

«La ‘ndrangheta, che controlla l’80% del mercato europeo del traffico di droga, servendosi dei vari europei, acquista la droga a mille euro al chilo, mentre le altre mafie la pagano a 1800 euro al chilo. Oggi – ha aggiunto Gratteri – la ‘ndrangheta ha stretto accordi con la mafia albanese e questo contesto criminale sarà un pericolo per tutta l’Europa. In Albania c’è un problema nel contrasto alla criminalità organizzata e c’è un alto tasso di corruzione». La mafia albanese, ritengono gli inquirenti, possiede armi e soprattutto dispone di numerose risorse finanziarie. «Fa affari con il Sud America e in Canada» ha concluso Gratteri.

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