Rende in crisi nera. Di Piazza lancia il Catania (1-0)
Un gol dell’ex attaccante del Cosenza condanna il Rende all’ennesima sconfitta. La traversa colpita da Zivkov però grida vendetta. Non può fare più buio di mezzanotte, dice un detto livornese. Il Rende pare che lo stia smentendo. A secco di punti da metà dicembre, la truppa di Modesto cade a Catania, non senza aver provato
Un gol dell’ex attaccante del Cosenza condanna il Rende all’ennesima sconfitta. La traversa colpita da Zivkov però grida vendetta.
Non può fare più buio di mezzanotte, dice un detto livornese. Il Rende pare che lo stia smentendo. A secco di punti da metà dicembre, la truppa di Modesto cade a Catania, non senza aver provato a ribaltare gli avversi pronostici della vigilia. Inuna gara brutta, fallosa, sommessa di errori, la spunta il Catania con il pronto intervento di Matteo Di Piazza, al suo primo goal da giocatore etneo. Risposta pronta e immediata, anche se per quello fatto vedere in campo non si direbbe, al Catanzaro di Auteri e terzo posto ritrovato. Ancora più nera, la sera, invece per gli ospiti calabresi che incespicano nuovamente nel risultato. Di Piazza ha avuto la meglio sulle imperfezioni difensive biancorosse, Minelli, su tutti, il peggiore dei suoi ha rischiato, in un momento, di farsi sbattere fuori, e nell’altro di far raddoppiare i padroni di casa. Sarà comunque squalificato per la Juve Stabia. Nel secondo tempo Modesto ha inserito Negro e il gioco offensivo si è ravvivato. Con il Catania arretrato in trincea, i biancorossi hanno costruito, ma il castello di carta crollava qualora il pallone giungeva nell’area avversaria. La vera e clamorosa azione è capitata sui piedi di Zivkov al 6′: tiro dai 35 metri, traversa piena. In panchina un calciatore che poteva portare più idee, Laaribi, entra, quando orami tutto è compromesso. Perché non metterlo qualche minuto prima? A breve gennaio finisce, Laaribi cosa farà? Di certo, adesso, c’è la Juve Stabia, che al Marco Lorenzon giungerà nel miglior momento di forma.
Le scelte
Modesto non arretra di un millimetro nelle sue decisioni. La squadra che affronta il Catania è la stessa, quasi identica, di quella che ha perso in casa contro il Monopoli mercoledì. L’unica variazione è il terzo mancino di difesa. Al posto di Blaze, rientra in linea Roberto Sabato. Ancora panchine per Laaribi, Negro e Sanzone. Sottil ha a disposizione una corazzata. In attacco la guida tecnica degli etnei dispiega Di Piazza, Curiale (a disdetta delle voci che lo danno in uscita dal club) e Manneh.
Déjà vu Di Piazza
La gara non si prospetta, dopo i 45 minuti, ricca di emozioni. C’è una squadra, il Catania vogliosa di rispondere colpo su colpo alla “guerra” di posizionamento con il Catanzaro, diretta concorrente per il terzo posto nella graduatoria. La diversità qualitativa non è netta. I rossoazzurri, ordinati e compatti nel bloccare le linee di passaggio centrali impedendo agli uomini di Modesto di entrare in partita. Al 19′ Savelloni vola quasi all’incrocio a deviare in angolo un tiro di capitan Biagianti. Matteo Di Piazza, arrivato dal Cosenza giorni fa, sente aria di “casa”. Al 21′ il partinicese è un rapace nel fiondarsi sulla corta ribattuta di Savelloni ad un colpo di testa di un calciatore siciliano, tutto figlio di un morbido cross di Lodi da punizione defilata.
Non proprio male
Il Rende non è da buttare. Tralasciando qualche svarione, come quello di Minelli nel primo tempo, fallo su Curiale e ammonizione (salterà la prossima gara contro la Juve Stabia). Modesto non è venuto certo a far da spettatore, con tanto di pop-corn. Quando il Catania ne fioca il gioco, sembra un prigioniero che si dimena tra lo strillo delle catena. Tuttavia, i padroni di casa alleggeriscono, dopo il vantaggio, il pressing, lasciando liberi di movimento gli esterni di difesa. Germinio e Sabato, allora, sono capaci di sovrapporre con gli esterni. La corsia scelta per colpire è quella di Zivkov, dato che Viteritti soffre troppo l’esperienza dal suo fronte. Dalle parti dell’ex amaranto si può far qualcosa, ma i biancorossi non arrivano mai seriamente a calciare nella porta di Pisseri. Solo un tiro di Vivacqua murato dai difensori. Sul finale di primo tempo, 41′, Manneh informa la clientela che il Catania non è andato negli spogliatoi anzitempo. Il suo tiro a rientrare sfiora il palo alla destra di Savelloni.
Cosa stava per fare Zivkov
Nei 15 minuti di intervallo, Modesto si fa sentire nelle spogliatoio. Scampato il pericolo che Curiale siglasse il raddoppio (salvataggio rustico di Minelli), al 5′ Vivacqua incorna un cross di Viteritti, ma Pisseri in tuffo blocca tutto. Un minuto più tardi Zivkok, molto ispirato, dalla distanza dei 35 metri disegna un tiro alto a rientrare che si stampa, per davvero, sulla traversa catanese. Il Catania getta l’ancora e si “arma” di asce e pistole: il Rende, inseriti in campo Negro e Cipolla (al posto di Borello e Bonetto), va all’arrembaggio. L’ex Matera, appena entrato, cerca di slabbrare gli addetti alla difesa. Lo scenario che si viene a creare è il seguente: il Rende si propone, il Catania si copre. Propeso in avanti, però, il Rende rischia sui ribaltamenti di fronte. Al 25′ Curiale scappa via a Minelli, fa passare il pallone tra le gambe di Savelloni (in uscita), ma sfiora clamorosamente il palo.
Ritorno a mani vuote
Sottil fiuta il pericolo derivante dai continui affondi biancorossi. Il tecnico manda in campo Marchese, esperienza difensiva da vendere a queste latitudini, mentre Modesto, ai titoli di coda, si gioca la carta Laaribi (al posto di Viteritti). Esternamente i biancorossi assediano il fortino insulare. Maikol Negro, al centro, fa salire i brividi delle colonne vertebrali dei tifosi di casa, la cui squadra ha smesso letteralmente di giocare dando per assodato i tre punti in saccoccia. I marinai di Modesto guadagnano terreno, ma i moschettieri di Sottil tengono duro salvando il bottino. (Giulio Cava)
Il tabellino di Catania-Rende
CATANIA (4-3-3): Pisseri 6; Calapai 6, Aya 6, Silvestri 6, Baraye 5,5; Carriero 6 (12′ st Bucolo 6), Lodi 7 (34′ st Angiulli sv), Biagianti 6,5; Manneh 6 (44′ st Esposito sv), Curiale 6, Di Piazza 6,5 (12′ st Barisic 5,5). A disp.: Pulidori, Lovric, Marchese, Scaglia, Sarno, Brodic, Vassallo. All.: Sottil 6,5
RENDE (3-4-3): Savelloni 6,5; Germinio 6, Minelli 5, Sabato 6; Viteritti 5,5 (46′ st Laaribi sv), Franco 5,5, Bonetto 5,5 (13′ st Cipolla 6), Zivkov 6,5; Borello 5 (13′ st Negro 6), Vivacqua 6 (33′ st Giannotti sv), Rossini 5,5. A disp.: Borsellini, Palermo, Calvanese, Sanzone, Maddaloni, Brignoli, Blaze. All.: Modesto 5,5
ARBITRO: Annaloro di Collegno
MARCATORI: 21′ st Di Piazza (C)
NOTE: Campo in discrete condizioni di gioco. Buona presenza di pubblico sugli spalti del Massimino. Ammoniti: Carriero, Baraye (C), Bonetto, Minelli (R). Angoli: 3-2 per il Rende. Recuperi: 0′ pt – 5′ st