venerdì,Giugno 9 2023

Cosenza più forte del vento e… del Perugia: Bruccini fa volare i Lupi

Grande prestazione del Cosenza sul campo del Perugia. Gara condizionata dal forte vento. I Lupi vedono la zona playoff. Decisivo Bruccini. Il Cosenza azzanna il dolcetto perugino e fa sua la gara al “Renato Curi”. Festa grossa insieme ai circa 900 tifosi provenienti dalla città bruzia e da tutto il Nord Italia. Un rigore perfetto

Cosenza più forte del vento e… del Perugia: Bruccini fa volare i Lupi

Grande prestazione del Cosenza sul campo del Perugia. Gara condizionata dal forte vento. I Lupi vedono la zona playoff. Decisivo Bruccini.

Il Cosenza azzanna il dolcetto perugino e fa sua la gara al “Renato Curi”. Festa grossa insieme ai circa 900 tifosi provenienti dalla città bruzia e da tutto il Nord Italia. Un rigore perfetto di Bruccini, secondo consecutivo, abbatte la squadra di Nesta, dimostratasi inerme e confusionaria nella costruzione del gioco. Se contro la Cremonese il successo profumava di salvezza quasi conclamata, l’irruzione nel fortino umbra allontana le acque degli alligatori avvicinando le terre fertili.

I playoff, parola che va maneggiata con la dovuta prudenza, distano ora 3 punti. Tuttavia, nel giorno del 105esimo anno del calcio a Cosenza (augurissimi) la caduta di Perugia mette nelle condizioni la società calabrese di guarda non solo all’indietro, ma di sbirciare all’orizzonte. Un incudine sulla permanenza nella categoria e il punto più importante è che oggi il Cosenza non aveva a disposizione un attacco e Braglia ha dovuto modellare la materia con l’unico forma possibile.

Le scelte dei due allenatori

Falcidiati da infortuni e squalifiche, Nesta e Braglia sono quasi obbligati a varare determinate scelte. Il Perugia inedito, vede schierato Vido dietro le due punte Melchiorri e il nordcoreano Han. Moscati è l’addetto al raccordo con il reparto difensivo. Il tecnico toscano, praticamente senza attacco (out Embalo, Baez, Tutino e Maniero), sostiene l’unica punta Litteri con il tuttofare Mimmo Mungo, al rientro tra i titolari. Ad un girone di distanza, Capela riconquista il posto in difesa perso proprio contro il Grifone all’andata, partita nella quale si infortunò.

Nel segno di Corsi

Cosenza più combattivo e volenteroso. Perugia più molle e disordinato nella costruzione del gioco. Nesta punta tutto sul trequartista Vido, talento approvato dal commissario tecnico della Nazionale Roberto Mancini. Il centravanti di Bassano del Grappa rimane pressoché isolato a consumare inutilmente la soletta degli scarpini. Numerosi i richiami del mister campione del mondo 2006 alle fonti di rifornimento. Moscati è insidiato dal folletto di Mungo, zecca fastidiosissima per le linee arretrate biancorosse.

Al 16’ il rossoblù vede un pertugio e si infila, Moscati, battuto in velocità, lo abbatte e consegna un rigore al Cosenza. Dal dischetto Bruccini è freddissimo e Gabriel viene spiazzato. Il gol viene dedicato al capitano Angelo Corsi mostrando a favor di telecamera la maglia del calciatore infortunato. Si deve ricredere chi si aspettava un Cosenza restio per causa dei problemi di organico.

I rossoblù arrivano prima sui palloni, cercando di colpire tramite i corridoi esterni lasciati sguarniti dai padroni di casa. Solo Gabriel impedisce il naufragio: “paratona” del brasiliano (23’ minuto) sulla botta di Litteri. Dinamiche di gioco parzialmente legate ai colpi del vento, che è molto forte sul capoluogo umbro.

Ancora il centrocampo

E’ un Cosenza a “trazione intermedia”. Come domenica scorsa, i centrocampisti sono più che la schiena dorsale dello scheletro rossoblù. Oggi, tra l’altro, il lavoro è reso un tantino più semplice dallo scollamento perugino. Mungo e Bittante non fanno che forare e allargare lo squarcio, mentre Palmiero svolge le mansioni di interdizione. Nesta toglie Han per Sadiq, attaccante in prestito dal club delle insegne della Lupa romana. L’ingresso del “Flauto” porta maggiore fantasia e movenza nell’attacco locale.

Perugia svogliato

Il Perugia, però, non ha mostrato la volontà di assaltare la diligenza silana. Al 26’ Vido calcia in porta un pallone perso da Dermaku, ma Perina ferma il tutto. Come se dovesse muoversi forzatamente, per inerzia, senza un piano chiaro e preciso, i padroni di casa non fanno che lanciare inutili palloni nell’area avversaria. Braglia, però, ha da lamentare le troppe palle sprecate. Inserisce, allora, Garritano al posto di Palmiero, così da rafforzare il centrocampo. Mungo lascia al cosentino doc l’attacco spostandosi sulla linea della mediana, Bruccini si accentra in regia. Alza la barriera togliendo l’unico attaccante, Litteri, mettendo l’esperto Izco. Alla fine c’è il tempo per vedere la prima presenza di Schetino (ha sostituito Sciaudone) nei campionati italiani.

Rischio finale

Non può mancare la sofferenza. Al 46’ Dermaku falcia i piedi di Sadiq lanciato in porta. Rosso diretto per il kosovaro e calcio di punizione dal limite. Batte Vido, ma la barriera devia in angolo. Non succede più nulla. Il Cosenza espugna per la prima volta il “Curi”. (Giulio Cava)

Articoli correlati